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Magazzini Alciati: è crack30 lavoratori a rischio
Economia

Magazzini Alciati: è crack
30 lavoratori a rischio

Elettrodomestici di qualità. Televisioni, radio e cellulari venduti con competenza e senza lesinare nell’assistenza tecnica in caso di guasto. Fino ad un anno fa i Magazzini Alciati Srl di Canelli

Elettrodomestici di qualità. Televisioni, radio e cellulari venduti con competenza e senza lesinare nell’assistenza tecnica in caso di guasto. Fino ad un anno fa i Magazzini Alciati Srl di Canelli erano sinonimo di tutto questo. Oggi la parola che campeggia nella mente e sulle labbra di tutti è fallimento. Che l’azienda attraversasse un forte momento di difficoltà finanziaria, complice la concorrenza delle grandi catene nazionali, era nota già da tempo ma è in questi giorni che è arrivata la conferma definitiva del crack dichiarato dal presidente del tribunale Francesco Donato. Il passivo è di circa 8 milioni di euro. Il commercialista Filippo Ferrari Loranzi, per nomina del tribunale di Torino, deve ora curare il fallimento ed amministrare l’azienda in esercizio provvisorio dal 23 aprile scorso nell’attesa di trovare un acquirente.

I Magazzini Alciati, con le loro filiali ad Asti, Alessandria, Torino, Venaria e Rivoli, restano, infatti, aperti. Stefano Calella, segretario provinciale Fisascat CISL, ha fatto sapere che per il momento non ci imprenditori o gruppi interessati al marchio. Un’offerta  d’acquisto era stata presentata nelle scorse settimane ma non era stata presa in considerazione per l’esiguità della cifra proposta. «Siamo preoccupati per le sorti dei 30 dipendenti. Ci auguriamo che il curatore fallimentare riesca a far fronte al debito accumulato e a salvaguardare i posti di lavoro» ha dichiarato Calella. Una situazione difficile partita nel 2012 quando i dirigenti presentarono al Tribunale di Asti una proposta di concordato preventivo, allo scopo di far fronte alle richieste, ormai impellenti, dei creditori. L’eventuale acquisto della società avrebbe permesso di coprire il debito ma nessuno si è fatto avanti costringendo il tribunale di Torino a sancire il fallimento per i Magazzini Alciati.

In queste ore i sindacati hanno preso contatti con lo studio di Ferrari Loranzi per fissare un incontro. Lo scopo è quello di fare il punto della situazione e verificare se esistano le possibilità tecniche per chiedere gli ammortizzatori sociali per i 30 dipendenti che dal 23 aprile risultano ufficialmente licenziati anche se ancora in forze all’esercizio provvisorio. «L’Alciati gode di un triste primato: è il primo caso di fallimento nella grande distribuzione» ha dichiarato Nicola Defilippis della Filcams CGIL di Asti «il settore sta tenendo, nonostante la crisi grazie anche al ricorso degli ammortizzatori sociali. Come sindacato non eravamo al corrente delle difficoltà nei Magazzini Alciati. Solo in seguito alla lettera di licenziamento abbiamo appreso delle difficoltà. Stiamo prendendo tutte le informazioni necessarie per aiutare i lavoratori il cui futuro è appeso a un filo».

I dipendenti di un’impresa che giusto tre anni fa ha festeggiato il 35ennale con l’apertura di un nuovo punto vendita nel Nord-Ovest, il settimo da quando nel 1975 la catena aprì il suo primo negozio a Canelli. Una parabola in discesa che rischia di portare con sé 30 famiglie.

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