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Farinetti Oscar
Economia
Incontro

«Mi definisco mercante: nella società dei consumi il punto è vendere»

Il noto imprenditore Oscar Farinetti ha presentato il suo ultimo libro in occasione della Douja d’Or, terminata domenica

Si definisce «mercante», nella sua autobiografia, Oscar Farinetti.
L’imprenditore fondatore di Eataly ha presentato il suo ultimo libro “Never quiet – La mia storia (autorizzata malvolentieri)”, edito da Rizzoli, durante una degustazione enologica sabato scorso nel cortile del Michelerio, “quartier generale” del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato in occasione della Douja d’Or (terminata domenica).
Farinetti, intervistato dal giornalista mediaset Beppe Gandolfo, ha raccontato la sua ultima impresa letteraria. «Il libro è autorizzato malvolentieri perché non l’ho scritto io, l’ha scritto la mia scimmietta», ha spiegato riferendosi a quella parte di sé che lo incita ad andare avanti».
L’intervistatore l’ha chiamato guru, ma Farinetti preferisce definirsi mercante: «Viviamo nella società dei consumi, il punto è vendere», ha precisato.

Il libro

Il libro narra, saltando tra presente e passato, i suoi successi e insuccessi come businessman, l’amore per la famiglia e la moglie. E ancora, la passione per la politica, da segretario del partito socialista albese all’avvicinamento a Matteo Renzi.
Fondatore di Eataly e di Fico, parco enogastronomico a Bologna, ha parlato anche della letteratura in perfetto stile da uomo d’affari. Non è infatti il primo libro dell’imprenditore albese. «Ora sto parlando coi giovani tra 20 e 35 anni che sono bravissimi. Hanno più probabilità di stare peggio dei loro genitori, quindi si stanno rimboccando le maniche», ha affermato riferendosi ai giovani lavoratori sempre più precari che non hanno le stesse possibilità che ha avuto chi è nato durante il boom economico.
L’autobiografia – «un romanzo con pretese da saggio», come lo descrive l’autore – è subito diventato best seller, vendendo 25 mila copie in una settimana. Farinetti ha detto di conoscerne il motivo: «Ho inserito la formula della felicità, ho trovato l’algoritmo della fortuna».

Terminata la Douja d’Or

Come accennato, è quindi calato il sipario sulla 55esima edizione della Douja d’Or, la manifestazione enologica svoltasi in diversi luoghi del centro storico che, causa Covid, si è proposta anche quest’anno in una veste rinnovata. Ovvero, priva del concorso enologico, in programma per quattro weekend consecutivi e diffusa anche nel Monferrato grazie all’adesione di oltre 50 tra bar, ristoranti e agriturismi che proponevano menu a tema. E che, in questa edizione, è stata teatro di numerosi appuntamenti tra eventi gourmet, incontri, spettacoli e musica.
Ad organizzarla la Camera di Commercio di Alessandria-Asti, il consorzio Piemonte Land of Wine e la Fondazione Asti Musei. Il tutto con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti e la partecipazione di Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Associazione produttori di vino biologico, in collaborazione con l’Unione industriale.

I dati

In totale 2mila le bottiglie vendute dall’enoteca allestita in piazza San Secondo a cura di Piemonte Land of Wine, che, nel suo “salotto”, ha proposto degustazioni di oltre 500 etichette rappresentanti le eccellenze vinicole del territorio (5.200 le degustazioni di vino servite, 2.200 quelle di prodotti Dop/Igp). In 200, poi, hanno partecipato alle 12 degustazioni guidate organizzate da Piemonte Land of Wine in collaborazione con AIS Piemonte al Ridotto del Teatro Alfieri.
Il cortile di Palazzo del Michelerio ha fatto invece da cornice al Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che ha ospitato dibattiti, spettacoli musicali e talk – appunto da Oscar Farinetti ad Andrea Scanzi, dagli Africa Unite a Federico Poggipollini – accompagnati dalle oltre 2500 degustazioni di vini bianchi e rossi del Monferrato in abbinamento ai sapori della tradizione piemontese. Tutto esaurito anche per le cene gourmet proposte da Federico Francesco Ferrero, già vincitore di Masterchef, in collaborazione con le Pro loco del territorio.
In piazza Roma protagoniste le Ape Car in stile rural glam del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, che hanno proposto assaggi in purezza e cocktail a base di Asti Spumante e Moscato d’Asti docg.

Tra Vermouth e vini biologici

Molto apprezzate le degustazioni di Vermouth in miscelazione e purezza, circa 5mila, a cura dell’Unione industriale di Asti, con diversi momenti di accompagnamento musicale organizzati in collaborazione con l’istituto di musica Verdi.
La Sala degli Specchi di Palazzo Ottolenghi ha ospitato le degustazioni guidate a cura del Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo con Anag Piemonte, accogliendo complessivamente 60 persone. Molto richiesti i cocktail a base grappa preparati dal bartender Nicola Mancinone.
Alla Cascina del Racconto, infine, si sono svolti eventi gourmet e degustazioni guidate in abbinamento a piatti di chef stellati, spettacoli teatrali e incontri. La Cascina del Racconto è stata anche teatro delle premiazioni ai Barbateller, divulgatori del vino bio.
Infine hanno registrato complessivamente oltre 600 ingressi le mostre promosse dalla Fondazione Asti Musei: dall‘esposizione “Una rotaia lunga 170 anni” ad “Asti, Città degli arazzi”, allestite a Palazzo Mazzetti, fino all‘esposizione “Balene Preistoriche” al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.

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