Qualcosa si muove a Bruxelles e dopo un limbo di tre anni nel corso dei quali la pratica del Nizza Docg per il riconoscimento della denominazione è stata ferma, finalmente l’iter potrebbe avere una sua conclusione
Qualcosa si muove a Bruxelles e dopo un limbo di tre anni nel corso dei quali la pratica del Nizza Docg per il riconoscimento della denominazione è stata ferma, finalmente l’iter potrebbe avere una sua conclusione.
E’ infatti notizia di ieri che l’europarlamentare Alberto Cirio si sia preso in carico il problema intercedendo con Francis Fay, Capo unità per le Indicazioni geografiche della Direzione per la qualità, la ricerca e l’innovazione e comunicazione esterna della Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale dell’Unione Europea.
A muoversi anche Massimo Fiorio, deputato astigiano del PD il quale starebbe vagliando insieme al Ministero delle Politiche Agricole ulteriori soluzioni. In ballo gli interessi di un comparto che nella nostra provincia ha investito in questo nuovo prodotto e che rischia di vedersi precluso il mercato americano.
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l.p.