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Nuovo sit-in dei rottamai, da un mese non lavorano
Economia

Nuovo sit-in dei rottamai, da un mese non lavorano

I raccoglitori di ferrovecchio tornano in piazza per ricordare che da un mese non lavorano e che sono allo stremo, insieme alle loro famiglie. Venerdì mattina i furgoncini saranno di nuovo in piazza

I raccoglitori di ferrovecchio tornano in piazza per ricordare che da un mese non lavorano e che sono allo stremo, insieme alle loro famiglie. Venerdì mattina i furgoncini saranno di nuovo in piazza Alfieri, sotto la Prefettura, e lì resteranno fino al termine dell’incontro di una delegazione con il dottor Faloni. Sul piatto vi è la ricerca di una soluzione burocratica che consenta ai raccoglitori di poter conferire legittimamente il ferrovecchio ai grossisti e ai demolitori.
Attualmente, questo è possibile solo attraverso un formulario che, a sua volta, si ottiene solo con l’iscrizione ad un apposito Albo con requisiti praticamente irraggiungibili per la stragrande maggioranza di questo variegato popolo. Fino a qualche settimana fa le maglie dei controlli, all’atto del conferimento, erano più larghe ed era tollerato il ritiro dai piccoli rottamai, ma le cose sono cambiate e ai grossisti è stato imposto di accettare ferro vecchio solo da chi è in grado di consegnarlo tramite formulario. Raccolta finita e 200 famiglie appese ad una legge che ha valenza regionale.
«Ci hanno parlato della possibilità di costituire una cooperativa ferraioli -confida Gaetano Cadeddu, uno dei portavoce- stamattina ne parleremo con il Prefetto».

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