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Pullman mercoledì in piazza: basta tagli ai trasporti
Economia

Pullman mercoledì in piazza: basta tagli ai trasporti

Pullman di nuovo in piazza per protestare contro i tagli alle corse dei bus extraurbani (corriere) previsti per il 2014. La manifestazione, che ricalca quella promossa lo scorso aprile, è organizzata

Pullman di nuovo in piazza per protestare contro i tagli alle corse dei bus extraurbani (corriere) previsti per il 2014. La manifestazione, che ricalca quella promossa lo scorso aprile, è organizzata dal Comitato Sap, formato principalmente da lavoratori delle aziende di trasporto astigiane, nato per protestare contro la revisione di spesa operata dalla Regione in questo settore. Prevede un corteo composto da circa 10 pullman che si riuniranno mercoledì alle 8.30 al Movicentro di piazza Medaglie d’Oro, nei pressi della stazione ferroviaria, per poi percorrere diverse strade del centro prima di arrivare in piazza Alfieri. Il percorso seguirà infatti corso Matteotti, cavalcavia Giolitti, corso Venezia, corso Savona, piazza Campo del Palio, corso Galileo Ferraris, piazza I Maggio, corso alla Vittoria, piazza Alfieri, dove è prevista la sosta, dato che i promotori della protesta saranno ricevuti in Prefettura.

«Con questa manifestazione – spiega Maurizio Dovico, presidente del Comitato Sap – chiediamo l’annullamento dei tagli al trasporto pubblico locale decisi dalla Regione per l’Astigiano, che risulterà molto penalizzato. Infatti è prevista una riduzione dei fondi a copertura del settore pari al 20%, che si va a sommare a quelle già attuate a partire dal 2011».
Tradotto in numeri, significa per il 2014 una “sforbiciata” da 1,3 milioni di euro, tanto che le sette aziende che compongono il consorzio astigiano Coas prevedono anche ricadute occupazionali: a rischio ci sarebbero 40 posti di lavoro su un totale di circa 200.

Dovico anticipa anche le conseguenze del provvedimento sul servizio, che si concentreranno dall’estate. «I tagli, di cui vedremo i primi effetti già a febbraio – indica – peggiorerà dopo il mese di giugno, registrando meno corse per linea, la soppressione di alcuni collegamenti tra paesi, la riduzione del servizio di trasporto studenti. Peggioramenti che si andranno ad aggiungere agli interventi già attuati in passato. Tra questi, la cancellazione delle linee domenicali e mercatali, la sospensione durante il mese di agosto e l’aumento del costo dei biglietti».

Altro problema segnalato dal Comitato, l’assegnazione d’ufficio dalla Regione alle Province di Alessandria e di Cuneo, rispettivamente, delle linee Castagnole-Alessandria e Asti-Alba, nonostante l’utenza sia principalmente astigiana e la maggior parte delle fermate rientri nei confini della nostra provincia. «La riassegnazione alla nostra Amministrazione di queste due linee – precisa – ci darebbe l’opportunità di programmare una ristrutturazione dei servizi che attenuerebbe notevolmente l’impatto della riduzione dei fondi». La richiesta che emergerà dalla protesta, quindi, sarà l’annullamento dei tagli 2014, «anche in considerazione dell’incremento della domanda del servizio da parte dei cittadini, in quanto molte persone, anche a causa della crisi economica, hanno ridotto l’utilizzo dell’auto».

Molto preoccupate per la situazione anche le aziende di trasporto. «La situazione è difficile – ammette Enrico Giachino, a capo delle “Autolinee Giachino” – e i problemi che ci affliggono sono tanti. Tra questi i crediti che vantiamo, in qualità di aziende del Coas, nei confronti dell’Amministrazione regionale. Nel marzo del 2012, infatti, l’Amministrazione regionale aveva smesso di erogare i fondi previsti, riprendendo a farlo con regolarità solo dall’inizio del 2013. Successivamente da Torino ci era stato promesso un piano di rientro in tre tranche, a partire da quest’anno per terminare nel 2015, grazie allo sblocco di 150 milioni di euro di fondi europei Fas. Ma non abbiamo ancora visto un euro dei 3 milioni che dovremmo, riscuotere, in totale, come aziende del Coas. Non solo – continua – ora temiamo fortemente che si inceppi il meccanismo di regolarità dei pagamenti avviato dall’Amministrazione regionale l’anno scorso. I fondi, infatti, venivano inviati alla Provincia ogni metà del mese, che poi li “girava” alle aziende: ad oggi siamo al 20 gennaio e non abbiamo ancora visto un euro, e, soprattutto, non sappiamo quando questi fondi saranno erogati».

Unica, flebile, speranza, la notizia giunta dal Tar, che ha detto stop ai tagli che la Regione aveva imposto sul trasporto locale. Il Tar ha infatti accolto l’istanza cautelare presentata dall’Atap, la società che gestisce il trasporto pubblico nei territori di Biella e Vercelli, sospendendo la delibera della Giunta del 6 maggio 2013 con cui venivano ridotti drasticamente i trasferimenti, in alcuni casi anche del 50 per cento. «E’ una notizia che ci conforta – conclude Giachino – ma non si sa ancora quali saranno gli effetti di questa sentenza, né quali ricadute potrebbero avere sulla provincia di Asti». Per vederci chiaro sulla questione, comunque, il Comitato Sap ha dato mandato ad uno studio legale di Torino di verifiare la possilità di presentare ricorso al Tar anche per quanto riguarda il piano triennale che contiene le riduzioni del servizio nell’Astigiano.

Elisa Ferrando

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