Palazzine di nuovi alloggi, uffici, spazi commerciali, aree verdi e nuove strade che modificheranno sensibilmente lassetto urbanistico e la viabilità cittadina. Il piano di riqualificazione in
Palazzine di nuovi alloggi, uffici, spazi commerciali, aree verdi e nuove strade che modificheranno sensibilmente lassetto urbanistico e la viabilità cittadina. Il piano di riqualificazione in fase di approvazione che interesserà larea dellex Riccadonna in viale Libertà ha tenuto banco in questi giorni nei discorsi dei canellesi, ovviamente dividendo gli interlocutori tra favorevoli e contrari. Tra i cittadini che si dicono a favore del nuovo progetto di riqualificazione approvato dalla Giunta Gabusi attraverso un Piano Esecutivo Convenzionato, vi è chi plaude alla bonifica di unarea industriale da tempo dimenticata nel cuore del centro urbano.
Inaspettatamente, tra chi rilascia commenti favorevoli vi è Massimo DAssaro, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, gruppo che in consiglio ha dato filo da torcere allamministrazione cittadina. «Questo perché non esprimiamo pareri contrari a prescindere spiega Massimo DAssaro Quella fatta dallamministrazione è una buona convenzione perché in questo modo il Comune approva un progetto di riqualificazione da parte di un privato di unarea lasciata in un profondo degrado. Questo significa che rinunciando ad una parte degli oneri di urbanizzazione la città otterrà alcune opere pubbliche, come la rotonda in via Cassinasco, una nuova strada che taglia larea e consente di collegare via dei Prati a via Riccadonna, oltre che a unarea verde. E un buon compromesso».
Questo, riferendosi allimpegno del privato che ha stretto la convenzione col Comune di realizzare la rotonda a un anno dalla stipula della convenzione e la bonifica dellintera area entro i due anni. Il progetto però non ha suscitato solo commenti entusiastici. Resta chi rimane perplesso di fronte alla capacità abitativa delle palazzine, che dovrebbero consentire di ospitare 675 abitanti. Chi dà voce a questi dubbi è Fausto Fogliati, ex consigliere comunale in carica nel 2014, quando fu approvata la variante al piano regolatore, il quale osserva: «Senza entrare troppo nelle decisioni di investimento di un privato, che legittimamente può fare quel che vuole, resta il dubbio sulla capacità di programmazione dellamministrazione che ha approvato questa convenzione. Mi sembra difficile che oltre 600 persone decidano di trasferirsi a Canelli, in questo momento storico, in cui la città ha poco da offrire in termini di servizi. A lavori ultimati avremo sì unarea ripulita ma vuota, una cattedrale nel deserto. Se, invece, mi sbagliassi e quel quartiere si popolasse di residenti e negozi temo che su una realtà come quella di Canelli lasse della città si sposterebbe dallattuale centro a viale Italia».
Alessandro Negro, consigliere di Canelli Viva, aggiunge: «Otteniamo opere pubbliche e questo è positivo. Mi chiedo però se non si potesse ottenere di più e aggiunge temo che questo nuovo borgo che si verrà a creare diventi una città nella città, chiuso da mura invalicabili».
Lucia Pignari