Nessuna speranza per i lavoratori della SGL Italia S.r.l., l’azienda specializzata nella produzione di macchine da caffè che giovedì scorso ha annunciato il licenziamento collettivo di 98 dei suoi 111 dipendenti
Nessuna speranza per i lavoratori della SGL Italia S.r.l., l’azienda specializzata nella produzione di macchine da caffè che giovedì scorso ha annunciato il licenziamento collettivo di 98 dei suoi 111 dipendenti.
Nel corso del tavolo urgente riunito venerdì scorso in Prefettura ad Asti i vertici aziendali hanno ribadito l’intenzione di chiudere gli stabilimenti di Castelnuovo Calcea per cessata produzione di alcune linee, mentre altre saranno dislocate presso altri stabilimenti del gruppo tra Bologna e la Romania.
All’incontro, durato alcune ore, hanno preso parte, insieme ai sindacati, diversi sindaci astigiani, come Roberto Guastello, sindaco di Castelnuovo, Fabio Isnardi di Calamandrana e Simone Nosenzo di Nizza Monferrato i quali hanno ribadito la gravità della situazione. «Siamo molto preoccupati – aveva spiegato Guastello – molti nostri concittadini erano impiegati in questa azienda. Alcune famiglie hanno quest’unica fonte di reddito. Oltretutto viviamo in un territorio che sta attraversando una grave crisi industriare, le possibilità di ricollocazione sono scarse».
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Lucia Pignari