Molti i camioncini sequestrati e le multe elevate da carabinieri e polizia stradale che fermano i rottamatori per strada. <Una multa da 3 mila euro per un carico di ferro vecchio da 20 euro>. Le licenze in loro possesso non autorizzano il trasporto su strada ed è una continua caccia del gatto al topo.

«Da un anno a questa parte ogni viaggio è una caccia del gatto al topo, dove il gatto sono i carabinieri o la stradale e il topo siamo noi>. E' una delle lamentele più comuni fra i rottamai in rivolta per una legge che ha costretto quindici giorni fa i grossistiti a bloccare il ritiro del ferro vecchio che non arrivi rigorosamente a norma di legge. «Avevo sul camioncino ferro per 20 euro -racconta Calogero -i carabinieri mi hanno fermato e staccato una multa da 6 mila euro». «A me hanno anche sequestrato il camion -incalza Francesco- ed è in custodia giudiziaria da 8 mesi e io da allora devo chiedere in prestito il camioncino a qualche collega o dividere con lui i miei clienti». Ad Antonio, nel corso della sua carriera, di camioncini ne hanno sequestrato ben tre, con ogni volta una multa da 3 mila euro. «L'ultima volta avevo sopra 5 quintali di ferro, il valore di 100 euro».

E' andata peggio a Gianni, che da 30 anni fa questo mestiere e per una rete da letto di ferro ha perso camioncino e si trova a dover pagare 6 mila euro di multa, un altro stessa multa per una vasca da bagno. Con chi ammette, candidamente: «Grazie a questo lavoro da 7 anni ho la fedina penale pulita, non delinquo, perchè riesco a portare a casa abbastanza da vivere dignitosamente». Sergio si è visto sequestrare due camioncini in un solo mese e adesso è a piedi, il suo amico si trova a pagare ogni mese la rata del camioncino che gli è stato sequestrato oltre a 100 euro di multa dilazionata per non rischiare di andare in carcere.

Questo perchè nessuno di loro ha la licenza per il trasporto del ferro considerato rifiuto pericoloso, così per le forze dell'ordine è facile staccare multe e sequestrare i mezzi.
«E quando non trovano nulla di ferro nel cassone -dice Valter- ci denunciano per porto di arnesi da scasso. Che poi sarebbero i martelli, le cesoie, gli attrezzi di una normale cassetta che noi usiamo per ridurre gli scarti che ci portiamo via. Io sono appena stato assolto al termine di un processo proprio per questo. Il giudice ha riconosciuto che il fatto non costituisce reato, ma intanto sono finito sotto processo e ho dovuto sborsare fior di soldi in avvocati per difendere il mio lavoro».

Daniela Peira