Diocesi, consegnate le borse di studio
L’emergenza Coronavirus non ha fermato una delle principali iniziative promosse dal Progetto culturale della Diocesi.
Nei giorni scorsi, infatti, sono state consegnate – nel cortile del Vescovado alla presenza, tra gli altri, del vescovo Marco Prastaro e di numerose autorità – le borse di studio per l’anno accademico 2019/2020 agli studenti che hanno partecipato al bando curato in collaborazione con il consorzio Astiss, che gestisce a livello amministrativo il Polo universitario astigiano.
I riconoscimenti sono stati consegnati per favorire lo svolgimento di tesi (laurea, master o dottorato di ricerca) su tematiche (inerenti l’economia, la cultura, la società, la ricerca, la scienza e le tecnologie) da porre in stretta relazione al territorio astigiano.
Le borse di studio, da 500 euro ciascuna, hanno quindi la particolarità di essere elargite non alla fine del ciclo di studi universitari, bensì al momento della scelta della tesi da discutere, quale contributo alle spese sostenute nello svolgimento della ricerca.
Il bando, intitolato “Per guardare il presente e immaginare il futuro” e giunto alla 11esima edizione, è stato intitolato quest’anno al professor Carlo Currado (1901 – 2005), pioniere della Neonatologia e pediatra, oltre che innovatore della medicina astigiana.
I vincitori
I progetti di tesi sono stati analizzati da una apposita commissione di valutazione, presieduta dal prof. Franco Valfré, sulla base di alcuni criteri: originalità dei contenuti proposti; effettiva coerenza con gli scopi del bando; qualità del metodo di ricerca proposto; esiti attesi. Infine per la qualità e il livello di utilità scientifica della ricerca e di trasferibilità dei risultati.
Per quanto riguarda l’area tematica “Ambiente e cultura” sono risultati vincitori ex aequo i progetti di tesi di Veronica Annaloro (“Sulle tracce di Lina Guenna Borgo. Uno sguardo dal presente al passato sul suo metodo pedagogico”) e Francesco Galli (“Piano e servizi eco sistemici. Nuove circolarità per Mantova”). Sempre nella stessa area tematica è stato premiato il progetto di Elisabetta Federico (“Religiosità in cambiamento: dagli anni ’90 a oggi”).
Per quanto riguarda l’area tematica “Economia e territorio – Il capitale umano come risorsa”, è stato premiato il progetto di Gabriele Carosso (“Apprezza l’arte e mettila da parte: l’incontro tra il business e il patrimonio artistico”). Per l’area “Scienze e tecnologia in ottica 4.0” il riconoscimento è andato a Giulia Coccimano (“Progetto sulla robotica educativa con i bambini di prima elementare”), mentre per l’area “Servizi alla persona – Fasce deboli e povertà” è stato selezionato il progetto di Elena Argenta (“Training di Teoria della Mente nei bambini da 4 a 6 anni”).
Una sesta borsa di studio intitolata a Carlo Currado – del valore di mille euro e offerta dalla famiglia del medico – è stata assegnata invece a Martina Morra per il progetto di tesi “La chiesa della Consolata in Asti” (area tematica “Ambiente e cultura”).
Le parole di Michelino Musso
«L’attribuzione delle borse di studio – commenta Michelino Musso, referente del Progetto culturale diocesano – è un investimento sui giovani per premiare cammini di ricerca di studenti universitari la cui particolarità sia una specifica attenzione al territorio. Ma, soprattutto, per dare risalto e valorizzare idee capaci di generare speranza nel futuro».