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Fine scuola
Economia

Ultimo giorno di scuola “a distanza” per 21.200 studenti astigiani

Oggi termina l’anno scolastico dominato dall’emergenza sanitaria. Cancellato l’esame di terza media, dal 17 giugno al via i colloqui orali in presenza che sostituiscono la Maturità

Oggi finisce la scuola

E’ un anno scolastico molto particolare quello che termina stamattina. Un anno in cui i ragazzi, a causa della ben nota emergenza sanitaria, non sono più tornati in classe dalle vacanze di Carnevale, a fine febbraio, continuando a svolgere compiti e lezioni attraverso la didattica a distanza. Una situazione di emergenza che ha coinvolto in modo molto diretto anche le famiglie, soprattutto nel caso dei bambini e dei ragazzi delle scuole elementari e medie, e che ha cambiato anche il modo di vivere la fine dell’anno scolastico. Nessuna recita o festa conclusiva nelle aule e nei cortili delle scuole, né consegna di premi o riconoscimenti agli alunni meritevoli. Anche le foto di classe sono state fatte “a distanza”, attraverso collage degli scatti che ritraggono gli alunni.
Così stamattina si salutano virtualmente in totale 21.201 studenti che frequentano le scuole, dalle elementari alle superiori, della provincia di Asti. Per la precisione  8.367 alunni delle elementari; 5.480 allievi delle medie (di cui 1.822 frequentanti le classi terze); 7.354 studenti delle superiori (di cui 1.252 frequentanti la classe quinta).

Cancellato l’esame di terza media

Per quanto riguarda gli studenti di terza media, l’esame è stato cancellato dall’emergenza sanitaria, sostituito dalla presentazione on line di un elaborato.  Il lavoro, che può anche essere multimediale, deve essere inerente un argomento assegnato dal consiglio di classe sulla base delle caratteristiche del ragazzo, un tema approfondito in maniera trasversale tra le varie discipline. Ad esempio, un interesse sviluppato dall’alunno e trattato in parte anche a scuola, in cui possano emergere abilità e competenze maturate. L’accento, quindi, viene posto non tanto sui contenuti ma sulle abilità acquisite.
“Il calendario delle presentazioni a distanza – spiega Pierangela Dagna, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – è stabilito dalle singole scuole. In alcuni casi è già cominciato, in altre verrà avviato dopo la fine delle lezioni. In ogni caso il tutto dovrà terminare, valutazioni comprese, entro il 30 giugno”.

La Maturità diventa un colloquio orale

Per quanto riguarda la Maturità, invece, lunedì 15 giugno si riuniranno le 35 commissioni d’esame – formate da 6 membri interni e un presidente esterno – chiamate a valutare i ragazzi che dovranno sostenere, al posto del tradizionale Esame di Stato, un colloquio orale in presenza. Ogni presidente di commissione metterà a punto un calendario con 4/5 candidati al giorno a partire da mercoledì 17 giugno. Il tutto dovrà avvenire in base ai protocolli di sicurezza per evitare contagi da Coronavirus. A questo riguardo i dirigenti scolastici possono anche richiedere la presenza di un presidio della Croce Rossa a scuola per avere un supporto e una consulenza sanitaria.
Il colloquio prevede la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo, che vuole essere il surrogato della tradizionale seconda prova scritta, svolto a casa e inviato dallo studente entro il 13 giugno. Quindi la discussione di un breve testo di letteratura italiana, oggetto di studio, che vorrebbe sostituire l’ex prima prova scritta di Italiano; l’analisi del materiale scelto dalla commissione; la presentazione della relazione sui Pcto svolti (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, prima denominati percorsi di Alternanza scuola – lavoro).
Infine l’accertamento delle competenze maturate dal candidato nell’ambito delle attività svolte di Cittadinanza e Costituzione.
“Le commissioni sono state nominate ufficialmente venerdì scorso – afferma Pierangela Dagna – dopodiché ho esortato i presidenti a prendere contatti con le scuole in cui svolgeranno il loro incarico in modo da effettuare tutte le opportune verifiche a livello di sicurezza. Coloro che svolgono questo ruolo per la prima volta, poi, considerando che si tratta di un anno particolare, possono contare su una task force di dirigenti scolastici esperti che affianca l’Ufficio scolastico territoriale, in modo da agevolare la risoluzione di problemi ed eventuali dubbi pratici a livello, appunto, di sicurezza in considerazione delle regole anti contagio”.

L’avvio dell’anno scolastico 2020/2021

Per quanto riguarda, infine, l’avvio del prossimo anno scolastico, il Decreto Scuola approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati lo scorso 7 giugno non ha fornito quelle indicazioni che molti si aspettavano. “Pensavamo contenesse indicazioni sulla ripresa delle lezioni da settembre – conclude la dirigente Dagna – invece dovremo attendere le linee applicative per saperlo. Il decreto, infatti, ha dato precedenza, più che all’avvio del prossimo anno scolastico (su cui per ora conosciamo il documento firmato dal Comitato tecnico scientifico), all’Esame di Stato (di fondamentale importanza, perché altrimenti i colloqui non avrebbero avuto valore legale) e a tutta una serie di adempimenti molto importanti per il funzionamento della scuola, ma che non hanno impatto sull’opinione pubblica (come l’immissione in ruolo dei docenti). Comunque non attenderemo ancora molto, anche perché le indicazioni sul prossimo anno scolastico sono fondamentali per tutta una serie di procedure da avviare quest’estate a livello di personale docente”.

 

 

 

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