«Vogliamo un piano astigiano per il lavoro». Questo lo slogan della mobilitazione che si terrà venerdì, promossa da associazione A sinistra, Prc, Asiap, Arci Asti, Progetto Sherwood.
«Vogliamo un piano astigiano per il lavoro». Questo lo slogan della mobilitazione che si terrà venerdì, promossa da associazione A sinistra, Prc, Asiap, Arci Asti, Progetto Sherwood.
Lappuntamento è alle 17.30 davanti alla Way Assauto di via Antica Cittadella, «simbolo della deindustrializzazione della città», da cui partirà un corteo che, percorrendo piazza I Maggio e corso Alfieri, terminerà sotto il Municipio. In serata, alle 21, è previsto un dibattito pubblico sui problemi dello sviluppo e della produzione di energie rinnovabili, coordinato dal giornalista Beppe Rovera, che vedrà la presenza anche di docenti universitari e amministratori locali.
«Ad Asti – commentano gli organizzatori – il 40% dei giovani è disoccupato, e anche chi ha un lavoro è precario o malpagato. LAmministrazione comunale non attua iniziative di sviluppo, nel settore commerciale e artigianale è visibile il disastro sociale della nostra città (negozi chiusi, difficoltà nelledilizia) e la deindustrializzazione ha prodotto guasti profondi nel tessuto sociale e umano della città, con migliaia di lavoratori lasciati in condizioni di precarietà, tra cassa integrazione, mobilità e disoccupazione. Ma, nonostante ciò, si continuano a demolire servizi pubblici, aumentare le tasse, non presentare piani di sviluppo in settori, come quello delle energie rinnovabili, finanziati dallUnione europea, dal Governo e dalla Regione. Ora – concludono – non si può più stare a guardare: occorre muoversi con serietà e determinazione».
e. f.