Un grido d'allarme dal mondo della piccola e media impresa, da anni in profonda difficoltà a causa della crisi economica e di quegli ostacoli "tutti italiani" quali l'elevata
Un grido d'allarme dal mondo della piccola e media impresa, da anni in profonda difficoltà a causa della crisi economica e di quegli ostacoli "tutti italiani" quali l'elevata pressione fiscale e l'eccessiva burocrazia. Così si presenterà la manifestazione in programma per oggi, all'insegna degli slogan "Senza impresa non c'è futuro per Asti" e "Riprendiamoci il futuro", promossa da cinque associazioni di categoria che rappresentano gli artigiani, i commercianti, le micro imprese e le piccole e medie aziende di qualsiasi settore: Confartigianato, CNA, Api Asti, Confcommercio e Confesercenti.
La manifestazione vedrà un corteo di mezzi, dai camion ai furgoncini, che partirà alle 9.30 dal piazzale di fronte al ristorante "La Grotta" di corso Torino, nelle vicinanze del supermercato "Esselunga", per poi procedere in corso Torino, corso Don Minzoni, corso Gramsci, corso Einaudi, viale alla Vittoria e corso Alfieri. Qui, alle 10.30, si terrà un raduno con tutti coloro, in primis gli iscritti alle cinque associazioni di categoria, che vorranno prendere parte alla manifestazione, cui saranno invitati il presidente della Camera di Commercio Mario Sacco e tutti i sindaci della provincia. Sarà allestito un palco su cui saliranno i presidenti delle associazioni per ricordare i principali problemi che affliggono il mondo dell'impresa in Italia. Tra questi l'eccessiva burocrazia, l'elevata pressione fiscale, l'alto costo dell'energia, e la difficoltà di accesso al credito per gli imprenditori.
«Lanceremo un grido d'allarme – annuncia Andrea Cirio, presidente di "Api Asti" – e ricorderemo che le imprese non devono essere sempre e solo "spremute", come è finora capitato in Italia. Devono, anzi, essere considerate dei malati terminali, perché, dall'inizio della crisi economica, si sono trovate a fronteggiare una situazione di estrema difficoltà. E se è ormai assodato che il rilancio dell'economia italiana passa dalla loro ripresa, le aziende devono essere aiutate in questo processo, non ostacolate come capitato finora. Questa manifestazione, che speriamo possa avere anche un'eco a livello nazionale, vuole quindi funzionare da richiamo alle Istituzioni locali affinché prendano provvedimenti in questo senso per quanto è di loro competenza».
e.f.