Protesta
30 Dicembre 2025 18:06:29
L’insegnante e attivista Giampiero Monaca tra i promotori della protesta [foto Ago]
Il flash mob, organizzato lunedì 29 dicembre davanti al nuovo supermercato Lidl di corso Savona da SEquS, che fa parte di Fee (Federazione Ecologisti Europei), non è stata una contestazione, ma una sorta di commemorazione per non dimenticare.
«Oltre alla protesta – sottolinea l’ambientalista Giuseppe Sammatrice – vorremmo che le persone sottoscrivessero, sul sito www.ecologistieuropei.it, un appello in cui informiamo del pericolo che tutti, oggi, stiamo correndo nel non fare nulla per preservare il nostro patrimonio naturale. Siamo basiti anche davanti alla politica che non si muove nemmeno davanti al declino cui stiamo assistendo».
Sammatrice denuncia, inoltre, il consumismo sfrenato. «Si consuma tanto, – afferma – in fretta e si spreca tantissimo». Ha poi parlato della situazione in Veneto dove, addirittura, in provincia di Venezia si è distrutto un bosco per costruire un supermercato. «Il danno che è stato fatto – ha aggiunto riferendosi all’abbattimento, lo scorso aprile, dei sette platani di corso Savona per fare spazio al Pecli, con le opere di urbanizzazione, del nuovo supermercato - rimarrà per sempre, ma noi vogliamo che la gente non lo dimentichi perché le battaglie che si fanno bisogna portarle avanti fino in fondo».

Giuseppe Sammatrice ha poi invitato a non acquistare in un supermercato che, a suo dire, non guarderebbe in faccia nessuno, che sarebbe disinteressato all’ambiente, «che mette negli scaffali quattro articoli vegani per passare per “verde”, ma che, in realtà, ci sta prendendo in giro».
Presente al flash mob anche l’insegnante e attivista Giampiero Monaca: «Noi siamo qui per ricordare che questo è un abuso, – ha commentato Monaca – che qui il traffico è sempre più scomodo, che il commercio locale muore, in centro ci sono solo vetrine vuote e adesivi che dicono “Bella Asti”, ma Asti è bella a prescindere – conclude Monaca che ha definito gli attivisti come “sabbia nel costume” – ha solo bisogno di amministratori che se ne prendano cura e di cittadini a cui importi».

La manifestazione è poi proseguita per circa un’ora sotto il grande “cartellone informativo” di fianco al supermercato su cui si legge: “Grazie agli amministratori di Asti e a quelli del supermercato qui di fianco- abbattuti sette platani maestosi e sani – là dove c’erano ossigeno e verde troviamo solo più profitto e cemento».
Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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