A fiore grande o minuto, doppio o dai petali sottilissimi, striscianti e compatti o eterei come una nuvola; possono avere unaltezza compresa tra i 15 cm e i 2 m e una gamma di sfumature che va dal
A fiore grande o minuto, doppio o dai petali sottilissimi, striscianti e compatti o eterei come una nuvola; possono avere unaltezza compresa tra i 15 cm e i 2 m e una gamma di sfumature che va dal bianco al rosa al fucsia fino al bordeaux, dallazzurro, al lilla al violetto. Gli Aster colorano queste settimane di inizio autunno e sono i protagonisti indiscussi di mostre, esposizioni, giardini e terrazzi. Il termine Aster, sotto il quale si raggruppano più di 250 specie di erbacce originarie dei continenti euroasiatico e americano, deriva dal greco antico e significa fiore a stella. Il nome comune settembrino è dovuto invece allepoca di fioritura delle specie più popolari in Italia che sono a giorno corto, vale a dire che vanno in induzione fiorale con il diminuire delle ore di luce.
Nel linguaggio dei fiori lAster è simbolo di luce, amore, delicatezza, contentezza e imprevedibilità, ma anche insicurezza nel rapporto damore. Per i cinesi significa fedeltà. Nei tempi antichi si credeva che il profumo delle foglie ardenti di Aster allontanasse gli spiriti maligni. Gli Aster sono piante decisamente rustiche, frugali e indipendenti. Vogliono il pieno sole, ma sopportano temperature decisamente rigide, anche inferiori ai -20°C. Sono più felici e ben disposti alla fioritura se il terreno è ricco di humus, ma se dimenticate di concimarli saranno indulgenti. Stessa cosa per lacqua: se coltivate gli Aster in piena terra sarà sufficiente annaffiare le piante nelle prime settimane successive allimpianto e nei periodi di maggiore siccità, mentre nei restanti mesi dellanno si accontenteranno dellacqua piovana.
Assolutamente da evitare sono invece i ristagni idrici, causa di marcescenze radicali con conseguente morte della pianta. Gli Aster possono essere facilmente seminati in primavera o moltiplicati per divisione dei cespi in autunno, operazione che va comunque effettuata ogni 3-4 anni per rinvigorire la pianta. A fine autunno, terminata la fioritura, si eliminano gli steli sfioriti e si potano a livello del terreno le piante.