Sempre più persone scelgono la vendita di oro usato come metodo per ottenere liquidità in tempi rapidi ma, prima di intraprendere questa strada, è vitale comprendere le precauzioni necessarie per garantire una transazione sicura e conveniente evitando così spiacevoli errori che non possono più essere rimediati.
Nel mondo degli investimenti e delle transazioni finanziarie, l’oro è sempre un’ancora di salvezza al punto da essere acquistato e detenuto in moltissimi portafogli di investimento, anche a livello nazionale.
Capita però che, con il continuo aumento del valore dell’oro nel mercato globale, sempre più persone trovino interessante la possibilità di vendere l’oro posseduto per ottenere una plusvalenza, ossia un maggior guadagno rispetto al prezzo precedentemente sostenuto per l’acquisto.
Lo stesso ragionamento è alla base di chi, interessato dalla quotazione dell’oro, intende mettere in vendita oro usato come gioielli in oro precedentemente acquistati oppure ottenuti in regalo: la vendita di oro non va improvvisata ed è vitale comprendere alcune precauzioni necessarie a garantire una transazione sicura e conveniente.
Ecco perché è fondamentale conoscere come vendere oro.
Ricerca del valore dell’oro prima della vendita
Prima di vendere oro usato, è essenziale avere una conoscenza chiara del suo valore attuale sul mercato: il prezzo dell’oro, infatti, può variare in base a diversi fattori come l’andamento dell’economia globale, la domanda e l’offerta del mercato e i tassi di interesse.
Tutti questi elementi impattano significativamente sul valore che l’oro può raggiungere e quindi è sempre buona norma monitorarne regolarmente il prezzo tramite fonti affidabili come siti web specializzati, giornali finanziari o app del settore.
In particolare, applicazioni e siti legati alla finanza offrono solitamente grafici dettagliati, dei sistemi evoluti di notifica per informare l’utente sulle variazioni di prezzo e analisi del mercato dell’oro che possono essere utili per comprendere le tendenze attuali e passate: non di rado offrono inoltre dei calcolatori gratuiti che consentono di inserire il peso e la purezza dell’oro per ottenere una stima del suo valore attuale che può essere un primo riferimento utile in caso di vendita.
Le stime sono però sempre indicative: vendere oro comporta una negoziazione commerciale che ha delle condizioni economiche e delle commissioni applicate da affrontare volta per volta.
Per questo motivo può essere intelligente informarsi direttamente presso attività locali che acquistano oro usato come le gioiellerie o i negozi compro oro in modo da ottenere una valutazione professionale dell’oro da vendere.
Tra le altre fonti informative ci sono sicuramente le comunità online, i forum e i gruppi nei social network in cui si discute di commercio di oro e metalli preziosi: al loro interno è possibile attingere ad informazioni e consigli da parte di altri membri esperti con cui ci si può confrontare.
Inoltre, non va dimenticato che in alcuni portali vendite online o di case d’aste è possibile consultare i prezzi di vendita storici per manufatti in oro che potrebbero fornire alcune indicazioni utili per effettuare dei confronti.
Valutazione dell’oro usato
Una volta individuate le fonti più affidabili per ottenere il valore attuale dell’oro sul mercato, bisogna correlarlo al peso dell’oro che si possiede e alla sua qualità.
Il peso dell’oro è misurato in grammi o once troy: è sufficiente quindi dotarsi di una bilancia di precisione per ottenere una misurazione piuttosto affidabile che però dovrà essere rapportata alla qualità dell’oro pesato.
Infatti, non si può semplicemente moltiplicare la quotazione dell’oro per il peso dell’oggetto in oro in quanto la quotazione si applica generalmente all’oro puro.
L’oro è un metallo che può essere puro, come nel caso dei lingotti d’oro, oppure legato ad altri metalli con una differente gradazione che determina la relativa qualità.
La qualità dell’oro è espressa in carati, un’unità di misura in millesimi che indica qual è la qualità di un oggetto in oro: nell’oro puro si hanno 999 parti d’oro su 1.000 parti di lega metallica preziosa con una purezza del 99% ed è per questo che viene anche chiamato oro 999.
Allo stesso modo, l’oro può avere una qualità inferiore, ad esempio nel caso sia composto da 750 parti d’oro su 1.000 parti di lega metallica preziosa pari quindi al 75% di oro puro: è il caso più frequente dei gioielli in oro che viene generalmente identificato come oro 750.
I carati, oltre ad essere espressi in millesimi, possono essere indicati anche da un’altra sigla formata da due numeri accompagnati dalla dicitura carati oppure dalle lettere kt: ad esempio, l’oro 999, ossia l’oro puro, può essere anche nominato come oro a 24 carati oppure oro 24 kt mentre l’oro 750, ossia l’oro che normalmente si trova nei gioielli in oro, può essere identificato come oro a 18 carati oppure oro 18 kt.
Nel calcolo della valutazione dell’oro bisognerà quindi applicare la quotazione dell’oro puro alla percentuale del peso dell’oggetto in oro in funzione della sua qualità: se per esempio vogliamo valutare un bracciale che pesa 100 grammi ed è in oro a 18 carati occorrerà considerare il 75% della quotazione dell’oro puro, moltiplicandola per il peso del bracciale.