La radio è la protagonista, con il suo formato audio dei contenuti, di una profonda evoluzione. Il formato audio, assumendo nuove forme, riesce ad essere molto performante e si propone con grande efficacia nel raggiungere determinati target di pubblico, veicolando informazioni che possono essere molto significative. Ci stiamo avviando verso una sempre più complessità del formato audio, che non si può non considerare, se si vogliono tenere presenti tutte le potenzialità dell’advertising digitale della nostra epoca. I contenuti audio stanno attraversando quel momento di grande evoluzione di cui già sono stati protagonisti qualche tempo fa quelli video. Per questo la pubblicità trova il modo di utilizzare anche questi generi differenti. Su questo argomento si è espresso anche il CEO della web agency Publicom, Giovanni Pio Gravina.
L’esperienza di Giovanni Pio Gravina
Giovanni Pio Gravina si è laureato nel 2010 al Politecnico di Milano in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Nel 2012 ha fondato a Milano Publicom, una web agency che già da subito si è orientata nell’ambito IT. La mission di Publicom è quella di ascoltare attentamente i bisogni dell’utente, per venire incontro alle sue esigenze, soprattutto a quelle legate al business che sta conducendo.
Tutto questo è possibile grazie ai numerosi campi di cui si occupa questa web agency di Giovanni Pio Gravina, che nel tempo si è avvicinata sempre di più al settore dell’advertising. Dopo il primo percorso in Capgemini per Vodafone Global, Gravina ha avuto modo di approfondire le sue competenze seguendo alcuni corsi di perfezionamento a Londra.
Poi nel 2017 ha consolidato la partnership con Relive Communication, un’agenzia cagliaritana a forte vocazione digitale. Attualmente Giovanni Pio Gravina coordina un team di 20 collaboratori che si occupa di operare in diversi Paesi in tutto il mondo.
L’offerta di Publicom è molto variegata, perché riesce ad unire molte competenze ed esperienze. Infatti la web agency di Gravina si occupa in primo luogo di pubblicità e poi di siti web, di siti e-commerce, di siti corporate, di web marketing, di grafica creativa, di social media marketing, di display ADV e di performance ADV.
Le nuove potenzialità pubblicitarie della radio
Giovanni Pio Gravina ha fatto notare come dobbiamo essenzialmente abituarci ad un fatto molto importante, ovvero il fatto che la radio ormai esce fuori dalla linearità dei palinsesti ben definiti. Secondo il CEO di Publicom i contenuti audio stanno attraversando una trasformazione e la radio diventa sempre più un’esperienza multicanale.
Ad oggi possiamo parlare dell’audio come dei contenuti che riescono a raggiungere un target ben definito, approcciandosi agli utenti attraverso dati geografici e demografici, ma anche in grado di saperne di più sui comportamenti di ascolto.
Non dobbiamo infatti dimenticare che ormai i contenuti audio raggiungono l’utente anche fuori casa, in mobilità. Ci sono contenuti premium erogati su molte piattaforme. Gli utenti si servono di multi device per essere sempre connessi. Tutto questo ci dà la possibilità di ottenere dei risultati che sono misurabili anche attraverso le principali metriche di mercato.
Si può parlare a tutti gli effetti, secondo Gravina, di programmatic audio. E non si tratta affatto di un elemento che può lasciare indifferenti, perché il programmatic audio offre più controllo sul targeting. Tutto questo può portare veramente alla strutturazione di campagne pubblicitarie ben mirate e più efficaci, perché si possono raggiungere utenti che hanno mostrato reale interesse nei confronti di alcuni contenuti.
Anche l’esperienza per esempio sui social fatta dagli utenti attuali riesce ad essere ottimizzata, secondo le stime di Publicom, grazie ai formati audio. In questo modo si possono ridurre al minimo le impressions sprecate, perché si ha, rispetto alla classica radio FM, una maggiore possibilità di controllo della frequenza.