Un tempo, i nostri anziani, sostenevano che il metodo migliore per risparmiare denaro fosse metterlo sotto il materasso.
Quest’azione costituiva una forma di risparmio “forzato” che ha permesso alle generazioni dei nostri nonni ed a quelle precedenti di accumulare ricchezze importanti.
Nel corso del tempo la capacità di risparmio è cambiata, sicuramente i nuovi “agi” della vita moderna hanno notevolmente assottigliato la disponibilità residua di accantonamento.
L’aumento dell’utilizzo del credito al consumo per l’acquisto di molti beni, l’innalzamento del costo degli immobili che ha elevato il ricorso ai mutui per poter acquistare casa, l’aumento generale del costo della vita sono fattori che hanno purtroppo inciso, negativamente, nella capacità di risparmio delle nuove generazioni.
Se a tutto questo sommiamo il fatto che non risulta più conveniente tenere il denaro sotto il materasso, né tanto meno tenerlo vincolato sui conti correnti, lo scenario diventa apocalittico e diventa difficile capire come, oggi, una famiglia, possa riuscire a mettere da parte del denaro a fine mese.
Secondo studi autorevoli lasciare senza presidio (su un conto corrente o peggio sotto il materasso) mille euro comporta, in 10 anni, la perdita di oltre il 40% del valore iniziale, quindi significa, in poche parole famiglie più povere, investimenti più rarefatti.
Per le famiglie tenere risparmi in contanti o su conti significa farseli erodere dall’inflazione, per le imprese significa tenere i soldi parcheggiati invece di investirli in attività produttive.
Ciò non significa che i risparmi non vadano tenuti sui conti. Non significa rinunciare alla prudenza. Significa però che non bisogna esagerare. Una gestione più equilibrata della ricchezza potrebbe trasformarsi da occasione persa a volano per il Paese.
Come raggiungere quindi questo equilibrio?
Quali sono gli strumenti che il mercato ci mette a disposizione per programmare e pianificare il nostro futuro finanziario?
Sicuramente uno degli strumenti principali è il PAC, acronimo di “Piano di Accumulo di Capitale”.
Il nome già connota la tipologia di prodotto, il PAC è un salvadanaio che permette di mettere da parte piccole somme a scadenze regolari e di investirle in strumenti finanziari che permettano di guadagnare nel tempo.
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Le caratteristiche principali dei PAC sono: versamenti periodici e flessibili, anche di piccole somme di capitale, di cui l’ammontare e la regolarità dei versamenti sono a discrezione dell’investitore.
I Piani di accumulo possono avere diverse classi di rischio, possibilità di accedere al proprio capitale senza alcun tipo di problema e soprattutto la possibilità di sospendere o essere interrotte senza penali.
I vantaggi dei Piani di accumulo in Fondi Comuni, sono strutturati in modo da ridurre l’effetto della volatilità dei mercati finanziari sul capitale. Il cliente può decidere quanto e con frequenza versare ed in qualsiasi momento di modificare la periodicità dei versamenti, può sospendere o revocare il piano che ha sottoscritto.
L’obiettivo principale è quello di ridurre il rischio legato al timing, cioè il momento in cui si effettua l’investimento. Il timing sbagliato è una delle possibili cause dei rendimenti bassi o negativi dei portafogli di molti investitori. Diluendo l’investimento nel tempo, il PAC permette di smorzare la volatilità dei mercati riducendo il rischio legato all’investimento azionario.
Il Piano di accumulo permette di ottenere non il massimo rendimento possibile, ma risultati migliori in termini di rapporto rischio/rendimento. E’ evidente che la somma di capitale che si raggiungerà alla fine del Piano di accumulo dipende, oltre che dalla durata dell’investimento, dalla frequenza, dall’entità dei versamenti e dall’andamento della quota del fondo in cui si investe.
Il PAC serve di base alla creazione di ricchezza, che in un secondo momento sarà investita.
A differenza di quanto può accadere con l’accantonamento di una somma in un conto corrente, o in un salvadanaio, quando si sottoscrive un PAC la somma impiegata beneficerà di una rivalutazione di capitale, evitando perdite in termini reali. Gli investimenti a medio e lungo termine sono preferibili, se si vuole investire in una soluzione PAC.
Il rapporto tra rischio e rendimento risulta migliorato perché gli investimenti avvengono sia in fase di ribasso che in fase di rialzo, nei mercati finanziari, riducendo il margine di errore nel momento d’ingresso del proprio investimento.
Quindi, nonostante lo scenario non sia più quello del tempo dei nostri nonni ed il materasso non rappresenti più lo strumento principale di investimento, attraverso l’assistenza di un consulente previdenziale potrete comunque pianificare, per voi e per i vostri cari, un solido futuro da un punto di vista finanziario.