Cerca
Close this search box.
Senza titolo
Sport
Calcio a 5

Alessandro Merlo, talento Orange-Azzurro in rampa di lancio

Il laterale mancino ci racconta la sua prima esperienza in Nazionale Under 19 e ripercorre il suo cammino in nero-arancio

Dall’Orange all’Azzurro, quello della Nazionale, il passo paradossalmente può essere breve se si lavora quotidianamente con impegno di fronte a uno staff cinque stelle come quello dell’Orange Futsal Asti. L’ultimo “manicaretto” sfornato dall’incredibile famiglia neroarancio è Alessandro Merlo, laterale mancino classe 2006 che recentemente ha festeggiato la prima chiamata in Nazionale Under 19 per tre giorni di allenamento. L’ennesima conferma della bontà del lavoro che il team di allenatori svolge ormai da parecchi anni e che costantemente porta tanti giovani calcettisti a raggiungere traguardi, o punti di partenza prestigiosi per una grande carriera.

Alessandro, come nasce il tuo percorso di atleta?

Nasce grazie a Marco Caccialupi, direttore generale Orange, un amico di famiglia, che sin da piccolo, a sette anni, mi ha proposto di dedicarmi al calcio a 5. Da dieci anni trascorro tempo sul parquet con ragazzi che sono compagni di squadra in Under 19 e amici fuori dal campo.

Che bilancio puoi trarre da questa stagione in Serie A2?

Sicuramente i risultati non sono quelli che speravamo, abbiamo pagato un pizzico di inesperienza ma sono convinto che il pubblico che viene a tifare per noi il sabato abbia notato la crescita a livello di squadra. Settimana dopo settimana miglioreremo ancora grazie al lavoro dello staff tecnico, e sono molto orgoglioso di poter vestire la maglia della mia squadra del cuore in un campionato importante come l’A2.

In quali aspetti del gioco credi di essere già competitivo e in cosa pensi di dover ancora migliorare?

Sono un atleta da uno contro uno, in fase offensiva mi sento a mio agio ma so bene che devo ancora migliorare. La mia lacuna maggiore è la fase difensiva e mi sto impegnando per crescere sotto questo profilo.

Quali sono i calcettisti a cui ti ispiri?

Sono cresciuto con idoli come Ricardinho, Falcao e Merlim, fenomeni nell’uno contro uno. In Orange ho avuto la fortuna di potermi allenare con Da Silva lo scorso anno e ho cercato di rubargli più segreti possibili.

Che bilancio fai dell’esperienza azzurra?

Non si può descrivere l’emozione di vestire la maglia della Nazionale, è orgoglio e responsabilità, un traguardo che condivido con la famiglia, la società e gli amici. Senza i compagni di squadra non si raggiungono risultati. Sono stati tre giorni di allenamento che rappresentano lo stimolo per lavorare con intensità e crescere ancora con l’Orange Futsal.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale