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Asti Calcio a pezzi: Mussano si dimette,
a rischio l'iscrizione al campionato

Terremoto in casa Asti Calcio. I galletti dicono addio al nuovo presidente e potrebbero non partecipare al prossimo campionato di serie D. Roberto Mussano pochi istanti fa ha comunicato ufficialmente

Terremoto in casa Asti Calcio. I galletti dicono addio al nuovo presidente e potrebbero non partecipare al prossimo campionato di serie D. Roberto Mussano pochi istanti fa ha comunicato ufficialmente le sue dimissioni da massimo dirigente biancorosso. “Ho intrapreso l’avventura coi galletti con la massima voglia di costruire un progetto credibile, purtroppo ho constatato che ciò non è possibile e preferisco farmi da parte. Abbiamo garantito un percorso a sindaco e assessori che a mio avviso non ha sufficienti garanzie per venire intrapreso”, queste le parole del sindaco di Villa San Secondo. Alla base della decisione le enormi difficoltà del “gruppo Dondi”, la nuova cordata a guida dell’Asti Calcio, nel dare stabilità al club. A oggi, 21 luglio 2015, infatti, non è ancora stata versata la fidejussione bancaria indispensabile per iscrivere la formazione al campionato di serie D: se entro 24 ore ciò non accadrà i galletti saranno esclusi dal campionato.

Si rischia quindi di assistere a un enorme bluff: il bluff di una cordata arrivata in via Ugo Foscolo con la volontà di compiere un percorso ambizioso ma che rischia di fare un clamoroso buco nell’acqua, come accaduto anni fa al Trento. A dare eco a questo clamoroso scenario, la conferenza stampa di lunedì sera effettuata da alcuni genitori del settore giovanile e dal gruppo tifosi “Vecchie maniere”. “I nostri figli sono stati sostanzialmente venduti alla Pro Asti Sandamianese, noi invece vogliamo che i ragazzi giochino per l’Asti. Nel mese di febbraio abbiamo proposto all’ex presidente Gherlone di autogestirci, invece la nostra proposta non è stata accettata. Ora chiediamo ancora una volta l’autogestione, vorremmo semplicemente poter utilizzare la struttura dello stadio per gli allenamenti.

Se non potremo fare ciò, non accetteremo di far parte della Pro Asti Sandamianese”, questo il coro all’unisono del gruppo genitori. A evidenziare l’empasse del club anche il gruppo tifosi con a capo Marco Schillaci: “Le difficoltà della prima squadra sono arcinote ed evidenti, vogliamo che il nuovo gruppo dirigenziale si faccia da parte e dia la possibilità all’Asti Calcio di tornare a manifestare i presupposti di serietà e affidabilità che ora mancano. A costo di ripartire dalla Promozione, vogliamo una società pulita”, queste le parole del gruppo “Vecchia maniere”. Inizia ora la corsa contro il tempo: i galletti stanno perdendo i pezzi, e il tramonto di tanti anni di storia pare dietro l’angolo. Ai nuovi dirigenti il compito di smentirci: tra poche ore sapremo se la squadra farà parte della serie D o se dovrà dire addio ai “sogni di gloria”.

d.c. e g.t.

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