Nonostante sia stata una edizione certamente ridotta, quella dei Campionati Nazionali Indoor Master disputati quest’anno al palasport di Ancona, a causa delle severe limitazioni dovute al Covid (ammesse non più di due gare a persona e programma diluito in quattro giornate per limitare affollamenti eccessivi), con in più le difficoltà dell’ultimo periodo con più di mezza Italia in zona rossa, grandi soddisfazione sono arrivate dagli atleti della Vittorio Alfieri.
Sei gli atleti presenti e sei le medaglie ottenute dai biancoverdi, di cui quattro del metallo più prezioso, a conferma della posizione di prestigio che da anni il sodalizio presieduto da Silvia Binello occupa in ambito nazionale nel movimento Master.
Giovedì 18 ad aprire le danze i velocisti con le prove molto affollate dei 60 metri piani: buon esordio per Alessandro Marengo che con 9”02 otteneva un bel sesto posto nella categoria M60 migliorando il personale di 12 centesimi.
Nella categoria M70 Vito Sali restava sui blocchi per un grossolano errore dei giudici di partenza che davano il via alla gara in anticipo, con Sali non ancora in posizione di partenza: inutili le successive proteste.
Venerdì è stato il giorno di Francesca Juri, che ancora una volta non deludeva le attese e si metteva al collo due medaglie d’oro, portando così a 30 il numero di titoli italiani vinti nella sua carriera. In mattinata arrivava la vittoria nel triplo con un salto di 8,83 metri a soli due centimetri dal record italiano F60, categoria in cui Francesca esordiva quest’anno.
Nel pomeriggio la vittoria nel salto in alto era certamente più sofferta, con una avversaria di fama, Sandra Dini in gioventù atleta di livello internazionale con un personale di 1,92 metri: entrambe le atlete superavano l’asticella a 1,29 metri, per poi arrendersi alla misura di 1,32 metri, che avrebbe costituito il nuovo record italiano.
La vittoria andava a Francesca per un minor numero di errori sulle misure inferiori. Due primati italiani sfiorati di poco, che diventano il prossimo obiettivo di Francesca.
Sabato sfida in famiglia nel salto in lungo tra Sabina Dell’Angelo e Silvia Molino, con la prima ad avere la meglio ed ottenere il titolo di campionessa d’Italia F45 con il personale (di oltre mezzo metro) di 4,16 metri; per Silvia argento con 3,78 metri.
Nel pomeriggio Sabina quasi si ripeteva sui 60 hs: per lei arrivava un argento con il tempo di 12”14 che demoliva di 4 decimi il recente personale sulla distanza ottenuto a Casalmaggiore.
In serata Giorgio Viarengo correva i 60 M50 in 8”14, abbassando il suo recente personale Master di 8”20: 11° posto per lui su 24 classificati nella gara forse più affollata di queste quattro giornate. Peccato per la squalifica che lo coglie il giorno dopo sui 200 metri per una probabile invasione di corsia, incidente peraltro abbastanza usuale su una pista indoor molto stretta.
Domenica si chiudeva con un altra medaglia d’oro per i colori biancoverdi, grazie a Silvia Molino che nel triplo F45 difendeva la sua imbattibilità in campo nazionale da tre stagioni e oggi portava a quattro il numero di titoli consecutivi di campionessa Italiana Master in questa specialità, grazie ad un balzo a 8,65 metri.
Ottime notizie giungono anche per l’Atletica Asti 2.2. Fabrizio Iannone vince infatti il peso M35 con la misura di 11,34.
Cross del Campaccio
Protagonista il giovane Stefano Monticone, al via questa domenica a San Giorgio sul Legnano, al Cross del Campaccio, storica manifestazione di corsa campestre tra le più note al mondo.
L’edizione 2021 era valida per l’assegnazione dei titoli di Campione italiano.
Al via della gara Allievi, l’atleta tesserato per la Vittorio Alfieri era autore di una buonissima gara, che confermava i progressi degli ultimi mesi: per lui la 43^ posizione assoluta su 93 atleti al via (decisamente meglio del 92° posto di un anno fa tra i Cadetti), con una gara in rimonta che vedeva l’astigiano chiudere i 4 km del percorso in 14’24”: sicuramente un buon viatico in vista della prossima stagione in pista.