Per diventare grandi servirebbe limpresa. E un buon momento per lAsti, sconfitto con qualche rammarico dalla prima della classe Giana Erminio nel penultimo turno e vittorioso tra le mura
Per diventare grandi servirebbe limpresa. E un buon momento per lAsti, sconfitto con qualche rammarico dalla prima della classe Giana Erminio nel penultimo turno e vittorioso tra le mura amiche del Bosia domenica scorsa contro la modesta Pro Dronero. Domenica, alle 14,30, a tentare di sbarrare la strada ai galletti verso le zone nobili del campionato ci sarà unaltra corazzata lombarda, la Caronnese.
Etichettata come una delle favorite per il salto di categoria, la compagine seconda in classifica punta tendenzialmente sul 4-4-2: mister Zaffaroni ha due punte di qualità come Corno e il totem Moretti, ma anche centrocampisti in grado di pungere (lex Folgore Caratese Sansonetti, classe 94, e Guidetti). La difesa è guidata da Rudi e De Spa. Se la sfida pare ricca di insidie, al tempo stesso dà la sensazione di essere un interessante trampolino di lancio verso mete ambiziose. I biancorossi ritroveranno in difesa Matteo Mariani dopo la squalifica: restano in ballottaggio le posizioni degli under, oltre che la scelta della punta.
Lundici che domenica riceverà lAsti è a una sola lunghezza dalla capolista Giana Erminio di Gorgonzola, e in casa è tuttora imbattuto. Sul terreno amico ha fatto registrare sino a questo momento un bilancio di 4 vittorie e 2 pareggi. I rossoblù sono reduci dal successo per 4-3 ottenuto in trasferta a spese del Verbania. Nata dalla fusione tra lU.S. Caronnese e la Salus et Virtus Turate, la S.C. Caronnese ha 86 anni di vita. Il logo riporta infatti il 1927 come anno di fondazione della società lombarda. Disputa le gare interne allo stadio di Caronno Pertusella, comune di oltre 16mila abitanti della provincia di Varese.
Davide Chicarella e Gianni Truffa