Letteralmente irriconoscibili. La Coppa Italia, si sa, ogni anno riserva sorprese, ma quasi nessuno si attendeva il crollo dellAsti Calcio a 5 nei quarti di finale contro la Lazio. Un 7-2 per i
Letteralmente irriconoscibili. La Coppa Italia, si sa, ogni anno riserva sorprese, ma quasi nessuno si attendeva il crollo dellAsti Calcio a 5 nei quarti di finale contro la Lazio. Un 7-2 per i capitolini che non ammette repliche: gli orange tornano da Pescara a testa bassa, dopo 40 in cui non sono mai riusciti a controllare il gioco. Gli arbitri hanno sicuramente penalizzato i piemontesi, che hanno pagato a caro prezzo le prestazioni negative di tutte le proprie stelle. Coach Tiago Polido rispolvera a roster, dopo il turno di riposo in campionato, Novak, conferma Corsini e lascia a riposo Ramon, Marquinho e Fortino, acciaccato dopo le fatiche europee. I capitolini ritrovano invece il leader dattacco Vinicius Bacaro e Ippoliti, out nel match del Palasanquirico.
Un minuto e mezzo di gioco e lAsti va vicino al bersaglio grosso: finta e tiro di sinistro di Patias e palla che scheggia la parte bassa dellincrocio dei pali. A 730 Wilhelm fallisce lappoggio per Garcias, Dimas ha loccasione di battere verso la porta ma eccede in altruismo e permette agli avversari di intercettare palla. A metà frazione Dimas sfrutta una ingenuità di Wilhem per servire un assist perfetto in direzione di Bacaro: piattone a porta vuota e 1-0 Lazio. Lo scatenato Dimas, alcuni istanti più tardi, dà dimostrazione di tutta la sua classe, bevendosi in girata Lima e Novak e segnando a tu per tu il 2-0. La reazione orange è marchiata a fuoco Corsini, la cui conclusione viene deviata in angolo.
A quattro minuti dal cambio di campo rischia di farsi notte per i piemontesi: Wilhelm, già ammonito, commette un fallo evidente e viene espulso per doppio giallo. In superiorità numerica Dimas colpisce il palo, ma i nero-arancio, approfittando di una dormita capitolina, accorciano con Cavinato (5 gol in 3 gare per lui coi biancocelesti in stagione) su assist di Vampeta. Con ancora 50 di superiorità, però, la Lazio cala il tris con Dimas. A 1 dalla sirena di metà gara Casalone stende Bacaro lanciato a rete: rosso e altra superiorità numerica. Prima del cambio campo Dimas colpisce il palo. Il numero 11, davvero imprendibile, a pochi istanti dal termine della superiorità numerica, firma il poker battendo Casassa in diagonale al 1 della ripresa.
La parola fine al match, con ampio anticipo, la mette Paulinho, su schema di punizione: 5-1. Polido gioca la carta Garcias portiere di movimento, gli arbitri ci mettono del loro negando un rigore agli orange e non segnalando un fallo di mani di un biancoazzurro, e la Lazio realizza la sesta rete con Hector a porta vuota. Con la forza dellorgoglio, Patias, in tap-in, segna la seconda rete nero-arancio a 8 dalla fine. A porta sguarnita, tuttavia, Bacaro segna la settima rete laziale. Game over e notte fonda.
Davide Chicarella