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Farris: «Sono in forma, attendo la chiamata»
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Farris: «Sono in forma, attendo la chiamata»

 Andrea Farris, fantino nato a Cagliari nel 1988, sta cercando in tutti i modi di mettersi in luce nel difficile panorama delle monte paliesche

La recente vittoria ottenuta nella “Provaccia” di Legnano per la Contrada di Sant’Erasmo, montando la cavalla di Gianni Viarengo, gli ha trasmesso fiducia e ridato colore ad un periodo piuttosto buio della sua carriera. Andrea Farris, fantino nato a Cagliari nel 1988, sta cercando in tutti i modi di mettersi in luce nel difficile panorama delle monte paliesche. Quattro esperienze in piazza Alfieri: la prima nel 2010 per il Comune di Nizza, poi tre in fila, dal 2013 al 2015, per San Pietro. Una finale nel 2014 per i rossoverdi, chiusa al quinto posto.
In carriera Farris ha dato il meglio di sè sulla pista di Legnano, dove per quattro volte si è aggiudicato la “Provaccia”. Nel Palio 2014 centrò la finale per la Contrada di San Magno, correndo con una cavalla di Donato Calvaccio. L’ultimo atto della manifestazione lo vide arrendersi soltanto all’accoppiata “Gingillo”-The Killachy Kid (Sant’Erasmo).

Allora Andrea, dopo tante difficoltà finalmente un po’ di luce….

«Mi sono preparato con scrupolo per la “Provaccia”. Venivo da un Palio non brillantissimo per San Magno, quello del 2015, chiuso con un terzo posto in batteria davanti alla rivale. L’anno prima, sempre a San Magno, avevo invece conquistato la piazza d’onore dietro a “Gingillo”. Ho passato un inverno difficile, mi sono sempre tenuto in condizione anche se le chiamate che avrei desiderato purtropponon sono arrivate. Io di questo mestiere ci campo, ho famiglia e per me trovare ingaggi e correre è indispensabile.»

Prospettive?

«Al momento nessuno mi ha cercato per i Palii che si correranno da qui alla fine del 2016. Avevo un abboccamento con una dirigenza di Ferrara, ma le cose non sono maturate ed è sfumato tutto.»

Asti?

«Dopo i tre anni a San Pietro, dove mi sono trovato benissimo, la dirigenza rossoverde quest’anno ha preferito percorrere altre strade. E pensare che mai come in questo momento sarei pronto per ottenere un grande risultato. Posseggo da un anno un purosangue, un ottimo soggetto di sette anni pronto per dimostrare tutto il suo valore. Mi piacerebbe montarlo in un Palio, ma il problema è sempre il solito: ho bisogno che qualche Contrada o Borgo o Rione si rivolga a me, che mi dia fiducia. Se dovesse accadere ci metterò tutto il mio impegno e la mia determinazione. Lavoro in scuderia da Luca Anselmi, gli preparo i cavalli. Sono allenatissimo. E poi a Legnano credo di averlo dimostrato.»

Siena?

«Beh, lì non è facile arrivare. Subentrano dinamiche paliesche particolari, contano molto le amicizie e i contatti giusti.»

Conti di partecipare ad una riunione di corse allo stadio di Asti?

«Non domani, ma probabilmente a luglio ci sarò. So di valere e voglio dimostrarlo: se qualcuno mi ingaggerà non si pentirà sicuramente.»

Massimo Elia

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