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Sport
Calcio

Marco Patti: “Don Bosco, una stagione di cui andare orgogliosi”

Il mister gialloblu: “La delusione più grande osservare i volti dei ragazzi al termine dei playoff, ma questa è stata l’annata più bella”

Dieci mesi intensi, vibranti, con in testa, nelle gambe e nell’animo il sogno chiamato Promozione. Si dice che non conta cosa si trova sulla linea del traguardo ma che quel che può vale è l’emozione nel raggiungerlo, tuttavia in casa Don Bosco si mescolano sentimenti come orgoglio, fierezza, ma anche delusione. Delusione per un triangolare playoff meritatamente raggiunto ma che non ha portato al salto di categoria. Resta la consapevolezza di aver dato il massimo.

Mister Marco Patti, che bilancio tracciamo di questa annata?

Un bilancio positivo, senza dubbio. Quando a metà stagione ho osservato con staff e atleti la classifica ci siamo detti che avremmo dovuto dare tutto, senza rimpianti, e così è stato. Il rammarico è quello di aver patito problemi di infortuni nel mese di ottobre: ogni squadra li ha avuti, a noi sono accaduti tutti assieme, perdendo per tempo due attaccanti da doppia cifra e alcuni elementi cruciali. Siamo stati bravi a risalire la china, sfiorare la vetta e avanzare nei playoff.

In sei anni in gialloblu qual è il ricordo più bello e quello che vorresti cancellare?

I ricordi belli sono molti, a cominciare dalla vittoria della Seconda Categoria. Il momento peggiore è stato osservare la delusione, la commozione dei ragazzi al termine dell’ultima partita il 26 giugno. Se però mi chiedessero qual è stato l’anno più bello sicuramente direi quello appena concluso, la prima stagione completa in Prima.

Come immagini il futuro della squadra?

Sicuramente con la conferma di molti atleti ma anche con una rinfrescata a livello di organico, per avere stimoli sempre crescenti. Secondo me in senso assoluto la squadra è molto forte, dobbiamo lavorare sulla profondità della rosa, sulla sua ampiezza.

Il prossimo anno ci sarà una squadra astigiana in D, due in Eccellenza e molte in Prima. Nessuna compagine in Promozione…

A mio avviso il nostro movimento è positivo, le società stanno lavorando molto bene. L’unico rammarico è notare come ci siano spesso molte più società di altre città rispetto alla nostra, senza dubbio però tutti i club nostrani stanno facendo il massimo, nel 2022-23 vedremo in Prima anche la Buttiglierese.

Dopo sei anni senti il desiderio di provare una nuova avventura o casa tua resta il Don Bosco?

Ovviamente il mio traguardo è quello di allenare in Promozione, se riuscissi a farlo con il Don Bosco sarebbe stupendo. Se così non fosse senza dubbio sarei disposto a mettermi in gioco.

Da chi ripartirà il team la prossima stagione?

Da molti atleti e da uno staff oliato, sicuramente da Mirko Giannicola. Ha giocato con il crociato rotto, è un ragazzo che merita di restare in questo sodalizio.

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