Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/matteo-piano-gigante-del-volleybrdi-asti-che-gioca-per-citta-di-castello-56e302af9cf991-nkk40df3hj9l3l81dxy09q4tfercd9i9y9sfhs6qa0.jpg" title="Matteo Piano gigante del volley
di Asti che gioca per Città di Castello" alt="Matteo Piano gigante del volleydi Asti che gioca per Città di Castello" loading="lazy" />
Sport

Matteo Piano gigante del volley
di Asti che gioca per Città di Castello

A brillare nel panorama pallavolistico della serie A2 c’è anche una  stella tutta astigiana. Sono passati quattro anni da quando un giovanissimo Matteo Piano, centrale classe 1990, ha spiccato il

A brillare nel panorama pallavolistico della serie A2 c’è anche una  stella tutta astigiana. Sono passati quattro anni da quando un giovanissimo Matteo Piano, centrale classe 1990, ha spiccato il volo verso Piacenza, ma in molti, addetti ai lavori e non, continuano a seguirlo con affetto nella sua nuova avventura sportiva. Un giovanotto di ben 207 centimetri di altezza che sta bruciando le tappe: acquistato da una Piacenza fresca di scudetto con coach Lorenzetti in panchina nella stagione pallavolistica 2009-10, ha vestito i colori della formazione emiliana per due stagioni. Da due anni il suo presente è l’Umbria (in prestito), più precisamente a Città di Castello, dove da centrale titolare si sta giocando chance importanti per la promozione nella massima serie. Mantenendo inalterato l’affetto verso gli amici di sempre e la città in cui è cresciuto.

Matteo, sono passati alcuni anni da quando hai lasciato Asti: qual è l’immagine che porti dentro della città di Alfieri?
«Ho un magnifico ricordo di Asti e della pallavolo di quegli anni. Resto in contatto con tutti gli amici di allora, i compagni di squadra del settore giovanile e le persone speciali che mi hanno accompagnato nella mia crescita pallavolistica».

A proposito di persone speciali: a chi diamo il merito di averti lanciato verso la tua luminosa carriera?
«Devo ringraziare tante persone, ma se devo citare un uomo nello specifico direi Davide Giannitrapani, che nel mio ultimo anno nell’Hasta Volley era il mio allenatore in serie D e compagno di squadra in B2. E’ stato Davide a volermi aggregare alla prima squadra e lui stesso mi ha aiutato a crescere in una squadra dove l’età media era piuttosto alta».

Un altro tecnico con cui hai avuto sempre un rapporto fruttuoso è Massimo Maccagno…
«Già, Martino era un coach molto rigido, Massimo rappresentava invece il classico mister con cui era facile legare, disponibile, pronto alla battuta e molto sensibile, oltre che ovviamente competente. A Piacenza ho trovato invece Lorenzetti, altra persona splendida».

Parlaci dei tanti vecchi amici con cui hai ancora rapporti…
«Sento ancora i vecchi compagni di squadra, come Lubrano e Risso, solo per citarne un paio, Mirco Zarantonello, Paola Rabellino, Cinzia Ollari e Silvia Ravina, la mia prima allenatrice nel minivolley. Nel mio ultimo anno ad Asti ho avuto la fortuna di collaborare con molti di loro e di far parte di quel magnifico progetto che è il Play Volley. Non dimentico però anche il “prof”, Fausto Ferraris, grande forgiatore di talenti».

La tua Gherardi Città di Castello può vincere il campionato?
«Me lo auguro, anche se è un campionato durissimo. Ci sono Sora, Molfetta, Monza e tante altre squadre agguerrite e competitive. Siamo pronti a lottare».

Davide Chicarella

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale