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Maurizio Rasero apre un gruppo su Facebook per contribuire al rilancio del Palio
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Maurizio Rasero apre un gruppo su Facebook per contribuire al rilancio del Palio

Il Palio. Può piacere, non piacere, coinvolgere, lasciare indifferenti, appassionare, fare piangere di gioia o di disperazione, catturare, infastidire, creare tensioni, avvicinare, allontanare, far sognare, incattivire

Il Palio. Può piacere, non piacere, coinvolgere, lasciare indifferenti, appassionare, fare piangere di gioia o di disperazione, catturare, infastidire, creare tensioni, avvicinare, allontanare, far sognare, incattivire. Una cosa è certa però: il Palio, più di ogni altro evento, riesce a far parlare. A sproposito, con competenza, con passione, con distacco, con calore. Maurizio Rasero è uomo di Palio. Nella manifestazione ha vinto e ha perso, conoscendo momenti di incredibile gioia ed esaltazione alternati ad altri tristi e difficili. Eh si, perché la corsa sa dare e togliere con vorticosa rapidità, rubandoti spesso ciò che già stringevi tra le mani oppure facendoti afferrare ciò che fino ad un attimo prima pareva irraggiungibile. Sensazioni che Rasero ben conosce per averle vissute in primissima persona.

E in un periodo ricco di eventi e celebrazioni che introducono e proiettano nel clima paliesco inaugurandone ufficialmente l’annata, l’ex Rettore di Tanaro ha esternato passione ed emozioni, raggiungendo con le sue parole tutti i massimi esponenti dei ventuno Comitati.
«Questi giorni di festa – afferma Rasero rivolto ai Rettori – con i loro colori e i loro suoni, mi hanno confermato quanto credo tutti voi sappiate da tempo: sono profondamente legato al Palio ed a ciò che rappresenta. Il fatto di essere nato in una famiglia che dagli anni trenta fa Palio , di essere iscritto in un Comitato dal lontano 1991 e di aver ricoperto in esso quasi tutte le cariche, di essere stato otto volte Rettore e due volte Presidente del Collegio dei Rettori, sono situazioni che mi hanno fatto imparare molte cose di questo mondo, anche se, come ho avuto modo di dire in uno degli ultimi Consigli del Palio (magari non recentissimo, vista la frequenza delle convocazioni), molte altre sono quelle che devo ancora comprendere.»

La tua esperienza, Maurizio, e le vicende che hai vissuto nell’ambito della manifestazione indurrebbero a pensare il contrario. Che cosa ancora ti resta da comprendere, che cosa manca al tuo “bagaglio” paliesco?
«Il Palio è ormai un ambiente variegato, dove non tutti hanno la stessa visione e dove tutte le idee, anche quelle diverse dalle proprie, vanno rispettate. Ho l’impressione, e se sbaglio qualcuno dei Rettori mi corregga, che al nostro amato Palio non sia riservato il giusto posto, il giusto peso e la giusta considerazione, e che sovente, invece di essere seguito come merita, sia considerato in modo residuale e con molto pressapochismo. E la “critica”, se così possiamo chiamarla, non ha colore ed in passato l’ho rivolta a destra e a manca senza farmi problemi.»

Affermazioni che fanno presupporre ci sia, da parte tua, l’intenzione di fare un passo in più, un passo decisivo. O meglio ancora, usando un eufemismo di sapore paliesco, la decisione di scendere in pista…
«E’ così, poiché, al fine di contribuire al miglioramento della situazione, ho deciso di occuparmi personalmente della stesura e della costruzione di un progetto che abbia al centro il Palio e che consisterà, nella fase iniziale, in un primo appuntamento di illustrazione, in una serie di incontri e confronti su temi specifici (corsa/pista, sbandieratori, sfilata, immagine/consorzio tutela, turismo, organizzazione comunale, regolamento, agevolazioni per i Comitati, …..) e in un questionario che consegnerò in 50 copie ai 21 Comitati e le cui domande, in parte, sono ancora da decidere in quanto emergeranno dal confronto.»

Un’iniziativa forte la tua, decisa, sicuramente meditata e pianificata con attenzione. Riguardo all’evolversi della stessa quali indicazioni puoi dare? In riferimento soprattutto alla tempistica…
«Presto – continua Rasero – sarò più preciso su date, contenuti ed altro. Per poter rendere nota l’iniziativa ed acquisire la disponibilità a collaborare del maggior numero possibile di persone, aprirò oggi stesso un gruppo su facebook dal titolo “oltre la mossa”, sul quale a breve specificherò date, programmi e proponimenti che verranno in seguito sviluppati. Contatto mail: mauraser@tin.it »

Quelli che hai elencato ed esplicitato sono una serie di passaggi senza dubbio fondamentali. Ai Rettori quale messaggio vorresti arrivasse?
«Ai Rettori, nella mia lettera, ho specificato che… “il rispetto che porto per la carica che ricoprite mi porta a scrivervi preventivamente al fine di rassicurarvi su quello che sto facendo: è una cosa per il Palio e non contro, è qualcosa che avrà bisogno del contributo di tutti (uomini e donne, giovani e più maturi, borghigiani semplici e Rettori) e, soprattutto, è per il momento un libro bianco su cui insieme potremo scrivere importanti pagine e non un progetto già scritto e confezionato. Sarà in sostanza un aiuto che potremo fornire all’attuale e alle prossime amministrazioni, di cui comunque ho una mia personale idea: il mondo del Palio discute, si confronta e propone ma alla fine ci vuole un’amministrazione decisa e competente che sappia fare sintesi e prendere le decisioni. Se no, lasciatemelo dire, non se ne esce! Certo che abbiate compreso in pieno lo spirito della mia iniziativa ed augurandomi di poter ricevere da voi preziosi suggerimenti, vi saluto e vi abbraccio fraternamente. Viva il Palio!».

Massimo Elia

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