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Tamburello a muro

Moncalvo: la “Fossa dei Leoni” intitolata a Roberto Carni?

Figura di spicco della specialità prima come giocatore e poi come presidente e tecnico
La celebre “Fossa dei leoni” potrebbe presto essere intitolata a Roberto Carni (foto). È questa la richiesta che l’associazione “Tamburellistica Moncalvese” ha inoltrato, tramite il presidente Andrea Pastore, al Comune di Moncalvo. Il bellissimo e particolare sferisterio, caratterizzato dai due imponenti torrioni del castello, sarebbe così intitolato all’indimenticato Carni, scomparso lo scorso novembre, e che in vita ebbe «un ruolo essenziale nel mantenere viva la tradizione del tamburello a muro, massima espressione del patrimonio della cultura contadina monferrina, prima nella veste giocatore e successivamente come presidente e tecnico della locale compagine», spiega Pastore.

Da giocatore era presente alle finali disputate dal Moncalvo nel 1984 e 1985, quale presidente e tecnico si è aggiudicato il campionato in tre occasioni nel 1988, 1990 e 1997. «Nel corso della sua presidenza si è adoperato alla conservazione e al miglioramento dello sferisterio. Grazie al suo impulso il volto dello stesso è cambiato, prima dotandolo di un manto di calpestio in terra rossa, poi con un impianto d’irrigazione che consente nel periodo estivo la disputa di partite e allenamenti in condizioni ottimali con un fondo consistente e privo di polvere. Altri interventi di manutenzione sono stati anche eseguiti nel locale adibito a spogliatoio e sul muro di appoggio».

Secondo la società sportiva «non si ricorda altro soggetto che si sia adoperato fattivamente e finanziariamente come Roberto per il perpetuarsi della pratica del tamburello a muro in Moncalvo. Per questa serie di ragioni riteniamo e chiediamo all’Amministrazione che lo sferisterio comunale sia intitolato a lui mediante l’apposizione di una targa in suo onore».

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