LA.S.D. Asti Calcio a 5 comunica che il proprio tesserato Jairo Manoel dos Santos, da tutti conosciuto come Vampeta, è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale del Coni. Il controllo
LA.S.D. Asti Calcio a 5 comunica che il proprio tesserato Jairo Manoel dos Santos, da tutti conosciuto come Vampeta, è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale del Coni. Il controllo risale al 16 marzo 2013, in occasione della gara Napoli-Asti calcio a 5. Precedentemente Vampeta, per il tramite del medico sociale, Dottoressa Maria Gabriella Saracco, aveva comunicato lassunzione di un farmaco cortisonico (prescritto da uno specialista otorinolaringoiatra dellOspedale di Asti) per curare una otite acuta (in fase avanzata con ipoacusia).
La società nero-arancio si è subito mobilitata per fornire supporto al proprio tesserato che ha agito in totale buona fede e correttezza, curando un male ad una parte del corpo che, assolutamente, non avrebbe potuto pregiudicare la sua presenza in campo. «Sono state seguite tutte le procedure prescritte dichiara la dottoressa Saracco sono stata io a notiziare il Coni, prima della gara naturalmente. Capita spesso che i giocatori debbano assumere medicinali per curare patologie comuni e, seguendo la normativa, segnaliamo luso del farmaco prescritto. In pratica abbiamo anticipato al Coni che, se vi fosse stato un controllo antidoping, Vampeta sarebbe stato trovato positivo. Abbiamo compilato tutti i moduli previsti ed inviati via fax. La cura doveva iniziare con urgenza».
Lautorizzazione o il diniego, in ogni caso, non sono mai arrivati da Roma. «Se fosse prevenuto tempestivamente il diniego spiega lavvocato Lorenzo Lombardi naturalmente non avremmo schierato il giocatore. Ma così non è stato. In ogni caso ritengo che primariamente debba essere tutelata la salute degli atleti e, in questo caso, penso che la tempestività nella cura, connessa alla formale trasmissione al Coni, abbia fatto sì che Vampeta potesse prendere parte alla gara in questione. Prendiamo comunque atto della decisione che consideriamo un atto dovuto del Coni, ma auspicando in una soluzione di buon senso. Forniremo la totale collaborazione alle autorità ed il massimo supporto al nostro giocatore che, oltre ad essere un grande professionista come universalmente riconosciuto, è una persona dallo spiccato senso del dovere e della correttezza».