Inaugurazione in bello stile per la nostra nuova rubrica video “ViaggiAmo”, un tour virtuale alla scoperta del mondo con “La Nuova Provincia” in collaborazione con “Cala Major”. Un appuntamento settimanale in diretta sulla nostra pagina facebook e sul canale YouTube che ci porta in viaggio verso le mete più ambite in compagnia di un massimo esperto del settore, Filippo Gallo. Il primo appuntamento, che si protrarrà anche nelle prossime settimane, ci porta alla scoperta di New York.
«A partire da novembre si potrà tornate negli “States” e non c’è città degli USA che abbia un fascino paragonabile a quello della Grande Mela. Gli Stati Uniti non hanno una storia antichissima: il primo esploratore a New York, per conto del Re di Francia, fu Giovanni da Verazzano a metà del 1500, Henry Hudson raggiunse i primi risultati. Il suo primo nome fu New Amsterdam, coniato dai coloni olandesi, con l’arrivo degli gli inglesi a metà 1600 venne chiamata New York in onore del Duca di York. Il 1776 è una data importante perchè le colonie si ribellano alla corona, e nel 1789 George Washington divenne il primo presidente degli USA», racconta Filippo. «Nel 1800 ci furono eventi decisivi come il primo flusso migratorio, la guerra secessione, la rivoluzione industriale e la crisi irlandese, che spinse molti a cercare fortuna negli States. A inizio 1900 arrivarono in USA anche italiani e cittadini dell’est e sud Europa. New York è oggi un “meltin pot” culturale», aggiunge. «In città sono circa 7000 i grattacieli alti più di 100 metri. Il primo con ascensore fu il Flatiron Building, l’Empire State Building fu reso famoso dal film di King Kong. Ora il più alto è il One World, che ha sostituito le Torri Gemelle».
New York nel cuore del 1900, con il boom economico, fu segnata da malavita e prostituzione, l’arrivo nel Novanta del sindaco “sceriffo” Rudy Giuliani rappresentò, anche con misure “forti”, la svolta verso la città che oggi i turisti conoscono. Time Square, Broadway, con ben 50 teatri e i suoi magnifici musical, il Bryant Park, oggi un gioiellino, prima purtroppo definito “parco degli aghi”, tappa imprescindibile per gli abitanti della “Mela” del 21esimo secolo.
«New York non è mai ferma: dopo la pandemia gli abitanti si sono “rimpossessati” della loro città, molte aziende hanno lasciato gli uffici della City e per certi versi ora quella zona è la più affascinante, con locali, ristoranti, scuole e tanta vita. Chi decidesse di recarsi a New York troverà una città ringiovanita e trasformata, forse ancora più bella», conclude Filippo Gallo.
Per chi fosse interessato a porre domande al nostro esperto è attiva la casella mail viaggiamo@lanuovaprovincia.it. Nella prossima puntata scopriremo nel dettaglio i cinque quartieri della città.