Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/avevamo-ragionebrora-rivogliamo-la-quotvigilessaquot-56e6bdd24cf4a1-nkid3dnn1ensqb93cvxlzaepy6mgdtn2jlfoeeijrc.jpg" title="«Avevamo ragione,
ora rivogliamo la "vigilessa"»" alt="«Avevamo ragione,ora rivogliamo la "vigilessa"»" loading="lazy" />
Cronaca

«Avevamo ragione,
ora rivogliamo la "vigilessa"»

«La sagoma in cartone, ancorché posta in luogo di pubblico transito, cadendo non avrebbe comunque potuto offendere, imbrattare o molestare le persone». Sono le motivazioni con cui la Prefettura di

«La sagoma in cartone, ancorché posta in luogo di pubblico transito, cadendo non avrebbe comunque potuto offendere, imbrattare o molestare le persone». Sono le motivazioni con cui la Prefettura di Asti ha disposto «l'archiviazione del sommario processo verbale» redatto a carico dei montegrossesi Rino Fassio e Vittorino Pia dai carabinieri di Montegrosso, che li avevano ritenuti responsabili della violazione dell'art. 675 del Codice penale (pagata invece un'altra contravvenzione, relativa al Codice della strada).

La vicenda è quella della sagoma della "vigilessa" quasi "inglese", che i due pensionati avevano installato un mese e mezzo fa su un marciapiede di via XX Settembre. La sagoma era stata rimossa dalla polizia municipale e Pia e Fassio erano stati multati, con un totale di poco meno di 250 euro, per la loro iniziativa, rivolta a «richiamare l'attenzione sul problema della viabilità e della pericolosità su quella strada». «Ora la Prefuttura ci ha dato ragione e rivoglio indietro la "vigilessa"», dice Fassio. La lettera ufficiale di richiesta della sua "liberazione" è già arrivata al sindaco, firmata dai due montegrossesi: «Chiediamo la restituzione immediata della sagoma della vigilessa, a questo punto indebitamente trattenuta». Disposta ieri, giovedì, dal sindaco di Montegrosso la restituzione della sagoma.

m.m.t.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale