Lassessore al Bilancio, Giovanna Quaglia, difende loperato della Regione nell'ambito dell'indagine sul servizio di riscossione del bollo auto. 20 milioni di euro, secondo la Procura, il danno stimato alla collettività. Sotto accusa un sistema che avrebbe permesso alla società Gec di ottenere ingenti vantaggi economici. Ora si attende l'esito di una nuova gara per appaltare la riscossione
«La Regione Piemonte si considera parte lesa e, qualora accertati danni allamministrazione regionale, si costituirà parte civile». Così interviene Giovanna Quaglia, assessore regionale al Bilancio, in merito allindagine sul servizio di riscossione del bollo auto, che ha portato nei giorni scorsi allarresto, da parte dei carabinieri del comando provinciale di Torino, di 15 persone tra funzionari pubblici e dirigenti di società private, in Piemonte, ma anche in Veneto e Campania. Tra gli arrestati lex dirigente del Settore Tributi della Regione Piemonte, Giovanni Tarizzo, mandato in pensione e sostituito a partire dal 1° agosto scorso, e i vertici della Gec spa, la società cuneese concessionaria delle tasse automobilistiche regionali. I reati contestati nellambito dellinchiesta sono di associazione a delinquere, corruzione, concussione e turbativa dasta.
Secondo la Procura torinese il danno procurato alla collettività sarebbe di 20 milioni di euro: secondo le accuse il sistema avrebbe riguardato ladeguamento ad hoc del bando di gara per far ottenere ingenti vantaggi economici alla Gec, che avrebbe anche fatto fruttare centinaia di migliaia di euro dei contribuenti piemontesi tenendoli in cassa per 30 giorni prima di versarli alla Regione; inoltre guadagni anche dal servizio di consegna postale, fatto pagare tre volte quanto viene chiesto ad esempio dalla società che riscuote in Valle dAosta. Sottolinea lassessore Quaglia: «Fin dal 2011 la Giunta regionale ha definito un percorso di miglioramento del servizio di riscossione, che implicava leliminazione dellaffidamento diretto svolto dalla Gec spa. È stato pertanto indetta una nuova gara pubblica, oggetto di impugnativa di fronte al Tar del Piemonte.
Adeguandosi al pronunciamento del Tar, lamministrazione regionale, nel mese di luglio, ha rimesso a gara i servizi di riscossione. La procedura di gara è in corso di svolgimento e il prossimo 18 dicembre verranno aperte le buste. Nella gestione della gara il Csi-Piemonte non ricopre alcun ruolo». E aggiunge inoltre lassessore: «Con delibera del 30 luglio la responsabilità del settore Politiche fiscali, prima in capo al dottor Tarizzo, è stata assegnata a nuovo dirigente. Inoltre la Regione Piemonte non utilizza il Mav per la riscossione e quindi limporto versato dal contribuente confluisce direttamente alla Tesoreria».