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Salvatore Pafundi, Vito Carelli, Mamadou Seck
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Sciopero

Villanova, Util nuove tensioni tra sindacati ed azienda per la mancata trattativa sugli esuberi

La miccia che ha fatto deflagrare i rapporti già tesi tra le parti sarebbe il nuovo sciopero di un’ora e mezza dichiarato nello stesso giorno in cui era stato fissato un incontro presso l’Unione Industriale di Asti, giovedì 29 luglio

Si scalda il clima alla Util Industries con quello che ormai può considerarsi uno scontro aperto tra sindacati e dirigenza aziendale. La miccia che ha fatto deflagrare i rapporti già tesi tra le parti sarebbe il nuovo sciopero di un’ora e mezza dichiarato nello stesso giorno in cui era stato fissato un incontro presso l’Unione Industriale di Asti, giovedì 29 luglio.

L’azienda si è presentata alla riunione con un comunicato rivolto alle segreterie di Fiom Cgil e Fim Cisl in cui stigmatizzava la decisione di indire lo sciopero e le presunte intimidazioni avvenute davanti ai cancelli verso quei lavoratori che non hanno aderito all’astensione dal lavoro. Ulteriore biasimo è stato espresso dalla Util perché ad un autotrasportatore sarebbe stato impedito l’accesso allo stabilimento.

«Respingiamo le accuse al mittente – risponde Vito Carelli della Fiom – all’autotrasportatore è stato chiesto con molta tranquillità se volesse rispettare la mobilitazione dei lavoratori ed ha accettato di buon grado. Che ci sia stato qualche applauso ironico verso quei colleghi che non hanno aderito allo sciopero fa parte delle normali vicissitudini di queste situazioni. Non ci sono state intimidazioni di sorta e in ogni caso lo sciopero è riuscito in pieno con un’ampia adesione in tutti e tre i turni di lavoro a dimostrazione che i lavoratori sono uniti».

L’incontro in Unione Industriale non ha quindi portato ad entrare nel merito delle questioni sul tavolo, ossia la gestione degli esuberi dichiarati dall’azienda, registrando la totale chiusura da parte dei dirigenti presenti ad accettare qualsiasi trattativa.

«Quello che chiediamo all’azienda – sottolinea Salvatore Pafundi della Fim – è la presentazione del piano industriale, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per salvaguardare i posti di lavoro (l’azienda può accedere ancora a 36 mesi di cassa integrazione ordinaria) e soprattutto una discussione seria sul futuro senza ricorrere alla denigrazione del sindacato».

Che ci sia un tentativo di estromettere le rappresentanze sindacali dalle decisioni riguardanti gli esuberi è evidente per il fatto che l’azienda voglia trattare con i lavoratori singolarmente.

«E’ in atto quella che possiamo definire “un’americanizzazione” dei rapporti con i lavoratori – aggiunge Mamadou Seck, Fiom – l’azienda ragiona come se il sindacato non esistesse e non ci sia la necessità di una mediazione per superare le crisi. La trattativa è intesa non più come un confronto tra parti sociali ma tra singoli. Va da sé che in questa visione il lavoratore da solo non ha grande potere di contrattazione, senza contare che se il tentativo di scavalcare il sindacato andasse in porto si potrebbe creare un precedente che, di pari passo con lo sblocco dei licenziamenti deciso dal Governo, rischierebbe di innescare una crisi sociale ingestibile».

Il sindaco di Villanova Christian Giordano non è stato invitato al tavolo tecnico della trattativa in Unione Industriale ma ha voluto approfondire le contestazioni dell’azienda sentendo i Carabinieri che erano presenti sul piazzale della Util durante lo sciopero.

«Atti ufficiali rispetto ad azioni facinorose non ce ne sono – spiega perplesso Giordano – quindi non so perché l’azienda sia uscita con questo comunicato. Secondo me avrebbe fatto meglio ad entrare nel merito e affrontare la questione perché questo è il momento della concretezza e della necessità di affrontare i problemi. Gli scioperi si fanno quando non c’è chiarezza. E’ un diritto dei lavoratori. Ritengo che sia opportuno mettersi a un tavolo e discutere anziché attaccarsi ad argomenti e a scaramucce che non servono a niente».

Nelle foto Salvatore Pafundi (Fim), Vito Carelli e Mamadou Seck (Fiom), i lavoratori Util in sciopero e il comunicato di contestazione dell’azienda ai sindacati

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