Riceviamo e pubblichiamo
Ho conosciuto David Sassoli quando era giornalista del TG1.
Ero sindaco di Asti e lui venne in municipio per intervistarmi in merito all’ordinanza, appena emanata, che per motivi igienici proibiva l’uso delle zuccheriere aperte in tutti i bar e ristoranti cittadini.
Sassoli era già uno dei volti più noti dell’informazione Rai ma il suo approccio pareva quello di un giornalista alle prime esperienze, improntato alla modestia e all’estrema gentilezza.
La cosa mi colpì e glielo feci anche notare: mi disse che aveva mantenuto l’animo del boy scout.
Ritrovai Sassoli al Parlamento Europeo di cui era divenuto membro qualche anno dopo che io ne ero uscito; nel giro di poco tempo era diventato, tra gli italiani, uno dei parlamentari più ascoltati. Mi aveva colpito in particolare il suo impegno all’interno della delegazione UE/Israele di cui anche io avevo fatto parte. Quell’impegno che oggi lo fa ricordare dall’Ambasciata di Israele in Italia come “un sincero amico di Israele” che “è stato in questi anni in prima fila nella lotta contro ogni forma di antisemitismo e discriminazione”.
La notizia della sua prematura scomparsa ha destato sincera commozione anche tra gli avversari politici; tutti lo hanno ricordato come una persona mite e per bene, e così lo ricordo anch’io che ho avuto il piacere di incontrarlo.
Che la terra gli sia lieve!
Luigi Florio