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Cronaca
Emergenza veterinaria

Peste suina africana: nessun caso in provincia di Asti ma controlli rafforzati

Obbligatoria la presenza di veterinari anche per le macellazioni di maiali ad uso familiare

Mentre la zona infetta da peste suina africana riscontrata in alcuni capi di cinghiali selvatici trovati morti in aperta campagna fra le province di Alessandria e Genova, l’Astigiano continua ad essere zona decontaminata e nessun caso è stato finora registrato.

Ma, vista la vicinanza con la zona infetta che, in parte, confina con la nostra provincia, l’Asl di Asti ha attivato una serie di controlli rafforzati che vengono condotti dai veterinari i quali stanno monitorando ogni segnalazione di capi potenzialmente infetti, verificando anche puntualmente le misure di biosicurezza degli allevamenti posti nelle aree confinanti con la zona in cui, dalla scorsa settimana, è stata chiusa ogni attività venatoria ma anche raccolta di funghi, tartufi, pesca, trekking, mountain bike e ogni altra attività che preveda l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali.

La Provincia di Asti, dal canto suo, ha sospeso l’attività venatoria per quanto riguarda i piani di abbattimento dei cinghiali, quelli di sua diretta competenza.

Intanto, anche sul nostro territorio, sono cambiate alcune cose. La più importante è la macellazione dei suini ad uso familiare: ogni seduta di macellazione a domicilio ad uso familiare deve essere sottoposta al controllo dei veterinari che dovranno essere preavvisati almeno 48 ore lavorative prima telefonando ai numeri 0141/484020 o 0141/483526 dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 15 oppure scrivere mail a segrareab@asl.at.it.

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