Citando Leopardi, è il caso di dire che tra il Comune di Asti, l’Asp e il socio NOS «passata è la tempesta». Qualche giorno fa in municipio si è infatti tenuta una conferenza stampa congiunta tra gli amministratori comunali, i vertici di Asp e quelli di NOS (Nord Ovest Servizi) che detiene il 45% della multiutility controllata, al 55%, dall’Ente comunale. NOS è il socio privato di Asp, quello che mette i capitali, nomina l’A.D. e investe sia in progettazione sia nel “know out” per trovare nuove vie di sviluppo.
La “tempesta” è passata, come emerso durante l’incontro, grazie al nuovo peso di IREN (che detiene il 75% di NOS) diventato il socio principale con il quale sono stati discussi i problemi, alcuni molto noti: Piano Industriale che mancava, teleriscaldamento, nuovi Patti Parasociali, caso AEC. Da qui si è arrivati, finalmente, a una soluzione che soddisfa entrambe le parti.
«Ora possiamo guardare con grande ottimismo il futuro della nostra municipalizzata – ha commentato il sindaco Maurizio Rasero annunciando la nuova intesa tra l’Ente e NOS – Abbiamo un socio operativo grazie al quale si fanno gli investimenti e un socio pubblico, noi, che ha la necessità di vedere erogati servizi con un buon rapporto qualità/prezzo». Grazie a questa rinnovata partnership, Comune e NOS hanno siglato un accordo che prevede un adeguamento dello Statuto e nuovi Patti Parasociali e pone le basi per il rilancio dell’attività di Asp tramite l’approvazione delle Linee Guida del nuovo Piano Industriale. Un’azione che si tradurrà in un investimento, sul territorio, pari a 40 milioni di euro.
Il Piano Industriale sarà spiegato nel dettaglio solo fra qualche settimana, ma il presidente di NOS e di IREN, Renato Boero, ha confermato l’interesse a investire nell’Astigiano: «Abbiamo modalità, innovazioni e tecnologie che consentono di migliorare i servizi di questo territorio e in generale del sud Piemonte – ha detto Boero – Secondo noi il dialogo è lo strumento fondamentale per trovare soluzioni e il PNRR darà una mano, quindi rappresenta un’opportunità da cogliere».
I dettagli dell’accordo non sono ancora stati resi pubblici, ma come più volte detto dall’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Renato Berzano, il confronto con il nuovo referente di NOS, appunto IREN, «ha permesso di intervenire in tutta una serie di questioni aperte, tipo eliminare dai nuovi Patti Parasociali quelle clausole che abbiamo ritenuto essere troppo sbilanciate in favore di NOS. Grazie ai nostri interlocutori, che non hanno avuto la chiusura dei loro predecessori, pensiamo di chiudere questa partita prima delle elezioni così che la prossima amministrazione, che speriamo essere ancora noi, potrà già beneficiare di tutte le novità».
Il presidente di Asp, Fabrizio Imerito, ha sottolineato l’ottima intesa che si è instaurata con l’A.D. Giuseppe Cagliero che a sua volta ha commentato: «C’è piena soddisfazione perché questo accordo contiene un memorandum strategico, per facilitare la gestione dell’azienda nel medio e lungo termine. Grazie a ciò, l’Asp potrà proporre ai soci come e dove andrà a investire fino al 2027».
Il Segretario generale del Comune, Giuseppe Formichella, ha ricordato che per arrivare all’accordo gli uffici hanno lavorato «su un treno in corsa», ma Rasero ha voluto evidenziare che «tutti hanno operato nell’interesse dell’Asp, per tutelare l’azienda, i servizi e il futuro dei 350 lavorati, nonostante le voci, del tutto fantasiose, di chi per anni ha sostenuto il contrario accusandoci di voler fare a pezzi l’azienda».