Crescono meglio le aziende inserite in qualche filiera
Crescono meglio le aziende inserite nelle filiere. Questo è quanto emerso nell’incontro tenuto lunedì scorso al castello di Costigliole. Sala affollata alla conferenza organizzata dall’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), in collaborazione con la direzione interregionale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Intesa San Paolo e con il Consorzio di tutela del Barbera e dei vini del Monferrato. L’argomento trattato è stato “Filiere produttive, chiave di promozione e sviluppo del territorio” e ad introdurre i lavori è intervenuto il Presidente di UCID Asti Paolo Porrino.
Bilancio positivo per l’export
Il dato emerso è che le imprese inserite in una filiera crescono meglio delle altre e, di conseguenza, cresce meglio anche il territorio in cui operano. A novembre il fatturato è salito del +5,1% con una crescita settoriale generalizzata, con punte del +3,4% per alimentari e bevande e del + 6,8% per la meccanica inoltre, nei primi nove mesi del 2017, il fatturato dell’export per la provincia di Asti è stato di 1,3 miliardi con un + 30% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Servizio per filiere con il San Paolo
“L’ambizione di Intesa San Paolo – ha sottolineato Paolo Musso direttore commerciale – è la realizzazione di un modello di servizio per le Filiere che, grazie alla collaborazione con i Capofiliera, permetta di analizzare e valorizzare (anche sotto un profilo creditizio e di rischio) l’appartenenza dei fornitori ad “ecosistemi” di eccellenza.”
All’incontro hanno partecipato anche Luigi Baldi vicesindaco di Costigliole e Giovanni Foresti direzione studi e ricerche Intesa San Paolo, è seguita una tavola rotonda con Luca Calò di Intesa San Paolo, Filippo Mobrici Presidente Consorzio Barbera d’Asti, Elio Morino Architetto e Matteo Ascheri delle Cantine Ascheri.
Aziende collegate tra loro
“Le filiere produttive collegano tra loro aziende, fornitori, associazioni e sistema bancario – ha spiegato Luca Calò – dietro ad ogni azienda leader, ci sono piccole aziende che pur essendo indispensabili hanno difficoltà ad accedere al credito o hanno condizioni poco vantaggiose.” “Per dirla con lessico bancario – ha concluso Paolo Porrino – del merito creditizio beneficiano tutti gli appartenenti alla filiera e, se questa funziona, promuove il territorio dove opera e contribuisce al suo sviluppo.” Il convegno si è concluso con l’intervento del vescovo di Asti, Monsignor Francesco Ravinale.
Una risposta
Ottimi servizi quelli dell’Unione Cristina Imprenditori e dirigenti, di Intesa Sanpaolo e della Nuova Provincia. Ho letto del convegno anche su “Gazzetta d’Asti.