«Asti deve diventare la città dell’agri-Cultura». Questo l’appello lanciato durante un incontro sul tema organizzato dalla lista civica Ambiente Asti che alle prossime elezioni comunali sostiene il candidato a sindaco Paolo Crivelli.
Durante l’incontro il consigliere comunale di Ambiente Asti, Mario Malandrone, ha tracciato un breve bilancio delle attività sull’agricoltura portate avanti dal Comune capoluogo mettendo il luce che «zero è stato il bilancio destinato dal Comune alla voce agricoltura». Giorgio Ferrero, già assessore regionale all’Agricoltura durante l’amministrazione Chiamparino, ha tenuto un discorso descrittivo sulla bellezza rurale del territorio astigiano, ricordando che essendo la nostra città capoluogo dei territori del vino e data la presenza di innumerevoli aziende agricole, «Asti deve mettere in relazione territorio e potenzialità turistiche».
Successivamente Cesare Quaglia, candidato di Ambiente Asti, ha rimarcato l’importanza di riconferire una dignità agricola al nostro territorio. Secondo lui, infatti, «è necessario muoversi verso pratiche più sostenibili, biologiche e multifunzionali sfruttando la vicinanza con la città, che rappresenta una vera e propria connessione tra urbano e rurale».
Francesco Scalfari, anche lui candidato di Ambiente Asti e coordinatore della commissione Cultura-Istruzione per Astinsieme, ha ribadito quanto sia importante far nascere una coesione tra cultura e agricoltura «facendo diventare Asti la città dell’agri-Cultura».
«Parto avvantaggiato, – ha commentato il candidato a sindaco Paolo Crivelli – perché se si parte da agricoltura zero nel bilancio, beh anche se metto qualcosa già ho fatto di più. Ma noi ne faremo molte».
Crivelli ha continuato facendo appello agli agricoltori presenti in sala, esprimendo la volontà di riportare l’attenzione anche nelle frazioni dove vivono e comunicando di voler camminare a loro fianco nel percorso di valorizzazione del loro lavoro.
Alla fine dell’incontro Quaglia ha lanciato proposte su cui invita la prossima amministrazione ad aprire un confronto: pianificazione integrata e rigenerativa delle aree urbane rurali e peri-urbane, tutela degli agroecosistemi e politiche di ripristino dell’equilibrio faunistico (nel territorio rurale e periurbano comunale), realizzazione del Sistema integrato del Km0 e della filiera corta comunale (mense scolastiche e ristorazione sociale) (lotta allo spreco alimentare), realizzazione del “Portale del territorio” strumento attivo e aggiornato per il coordinamento di rete di tutte le attività agricole di vendita diretta, agrituristiche e delle fattorie didattiche.