Domani (mercoledì) ultima campanella per i 21.023 studenti che frequentano le scuole – dalle elementari alle superiori – in provincia di Asti.
Dopo un anno scolastico ancora strettamente legato all’emergenza sanitaria, seppure in condizioni migliori rispetto ai precedenti, cominceranno quindi le lunghe vacanze estive per la maggior parte degli studenti. Una parte, invece, sarà ancora impegnata negli esami finali che torneranno alla “formula pre-pandemia”, anche se caratterizzati ancora da alcune agevolazioni decise dal Ministero dell’Istruzione per compensare ostacoli e difficoltà legati all’emergenza sanitaria.
Parliamo dell’esame finale della secondaria di primo grado, meglio conosciuto come esame di terza media, e dell’Esame di Stato (Maturità). Nel primo caso, in provincia di Asti, saranno coinvolti 1.852 studenti, nel secondo 1.378 (di cui 24 privatisti).
L’esame di terza media
L’avvio dell’esame di terza media sarà deciso, come in passato, dalle singole scuole. «Alla “Jona” – spiega la dirigente, Alessandra Longo – cominceremo venerdì 10 giugno con lo scritto di Italiano, poi proseguiremo lunedì 13 giugno con la seconda prova scritta di matematica, mentre da martedì 14 giugno inizieranno i colloqui orali. Il tutto dovrà terminare entro il 30 giugno».
Un ritorno alla (quasi) normalità, quindi, dopo che negli ultimi due anni l’esame era stato ridotto al solo colloquio (nel 2020 on line, nel 2021 in presenza). «La differenza rispetto al periodo pre-pandemia – continua la dirigente – è che il Ministero non ha previsto il terzo scritto, inerente le due lingue straniere studiate dai ragazzi. Non ha indicato le motivazioni di questa scelta, ma è facile pensare che abbia deciso un ritorno graduale alla normalità garantendo un’agevolazione a studenti che sono stati penalizzati fortemente dalla pandemia sia il primo sia il secondo anno del loro percorso nella secondaria di primo grado».
Sono invece stati indicati gli obiettivi dell’interrogazione orale. «Dovrà essere – specifica – un colloquio multidisciplinare volto ad accertare le competenze acquisite. Per quanto ci riguarda, ai ragazzi è stato chiesto di presentare una mappa: partendo da una tematica a loro scelta (che può anche essere un’esperienza vissuta o un interesse personale) devono dimostrare di saper argomentare sul tema utilizzando documenti di natura diversa (dai testi scritti alle fotografie)».
La certezza è che sarà ancora obbligatorio l’utilizzo della mascherina durante lo svolgimento dell’esame, così come alla Maturità.
La Maturità
In questo caso si comincerà lunedì 20 giugno con la riunione preliminare delle commissioni, formate come in passato da un presidente esterno e da commissari interni. La prima prova scritta, di Italiano, si terrà mercoledì 22 giugno, mentre il giorno successivo, giovedì 23 giugno, sarà la volta della prova di indirizzo, diversa per ciascuna tipologia di scuola. Le materie sono state selezionate dal Ministero. Ad esempio, latino al liceo classico; matematica al liceo scientifico; lingua e cultura straniera al liceo linguistico.
In alcuni casi, poi, come in passato, la prova si terrà nell’ arco di più giorni, come al liceo artistico, dove i ragazzi saranno impegnati il 23, 24 e il 27 giugno.
«La differenza sostanziale con l’esame pre-pandemia è che la seconda prova non sarà fissata dal Ministero ma sarà elaborata dai docenti di indirizzo presenti nelle commissioni», commenta Maria Stella Perrone, dirigente dell’istituto superiore Alfieri (che comprende liceo classico Vittorio Alfieri, liceo artistico Benedetto Alfieri e istituto Sella). «Un modo – continua – per agevolare i ragazzi dopo due anni di difficoltà causate dalle pandemia, dato che se la prova è stabilita da docenti interni, che hanno sempre seguito le classi, non si potranno avere grosse sorprese. Altre forme di aiuto saranno il fatto che non sarà obbligatorio, per l’accesso all’esame, aver sostenuto la prova Invalsi (anche se noi come istituto Alfieri abbiamo svolto tutto regolarmente) e non sarà vincolante il fatto di aver svolto tutte le ore di PCTO (ex Alternanza scuola lavoro) previste».
Il colloquio comincerà da uno spunto proposto dalla commissione, da cui lo studente dovrà trattare l’argomento indicato in un’ottica interdisciplinare. «In ogni caso – conclude – dovrà esserci spazio per gli argomenti di Cittadinanza, la discussione sulle prove scritte e il resoconto dell’attivtà di PCTO svolte».
Il Piano estate
Non è più stato sostenuto con linee di finanziamento specifiche, ma attraverso un bando Pon scaduto lo scorso primo giugno.
Parliamo del Piano estate che, secondo le intenzioni del Ministero dell’Istruzione, dallo scorso anno mira a fare in modo che le scuole, in tutta la fascia di istruzione dell’obbligo, offrano attività anche nel periodo estivo, gratuite per gli studenti e caratterizzate dall’adesione facoltativa di ragazzi e professori. Avviato l’anno scorso attraverso un piano da 510 milioni di euro, aveva lo specifico obiettivo di recuperare la socialità e rafforzare gli apprendimenti nel periodo più acuto della pandemia, lasciando tuttavia alle scuole la facoltà di usare i fondi anche per attività programmate durante l’anno scolastico successivo. Ora è stato riproposto. Al centro, rimane un tema presente nel dibattito nazionale da alcuni anni, sostenuto da chi è convinto che la scuola, considerati i ritmi e le abitudini della società attuale, non possa più rimanere chiusa per tre mesi d’estate, ma debba offrire servizi anche dopo la fine delle lezioni, quando solitamente le famiglie sono obbligate ad affidarsi a servizi privati.
«Per un istituto come quello che dirigo – commenta Maria Stella Perrone, dirigente del “Vittorio Alfieri (che comprende liceo classico, liceo artistico e istituto Sella) – il massimale di richiesta previsto dal bando era di 70mila euro, quindi una cifra molto importante, per attuare moduli che possono essere svolti da questo mese di giugno fino all’intero anno scolastico 2022/2023. Moduli che devono rientrare in due macroaree: rafforzamento delle competenze di base e successo scolastico degli studenti. Nel primo caso abbiamo richiesto il finanziamento di 5 moduli e nel secondo caso 8, tutti da 30 ore per un massimo di 20 studenti. Per fare qualche esempio, abbiamo in programma corsi di inglese, lezioni di apprendimento tramite robot e un cineforum sui temi della legalità. E ancora, attività teatrali, laboratori musicali e realizzazione di murales in città. Se verranno approvati, tuttavia, non si svolgeranno in estate ma durante l’anno scolastico, a parte rare eccezioni (come la realizzazione dei murales). Tra corsi di recupero per gli alunni con sospensione di giudizio ed esami, infatti, non rimane molto tempo da dedicare alle vacanze, tanto più che quest’anno le lezioni si sono svolte praticamente sempre in presenza, per cui non c’è più quella necessità di recupero delle relazioni sociali che caratterizzava l’anno scorso».
Attività estive all’Istituto comprensivo 1
Si svolgeranno questo mese di giugno, invece, alcune attività rivolte alle scuole dell’obbligo dell’Istituto comprensivo 1 (Baracca, Ferraris e Jona). «Grazie ai residui dei fondi dell’anno scorso, da utilizzare entro il 31 agosto – spiega la dirigente, Alessandra Longo – abbiamo messo a punto alcune attività per consentire ai bambini e ai ragazzi di stare a scuola in maniera divertente e ludica. In programma laboratori di musica e giocomotricità su una scacchiera gigante (attività propedeutica al gioco degli scacchi) per le primarie; conoscenza di Asti e dei suoi beni culturali per gli alunni della Jona. Per quanto riguarda i nuovi finanziamenti, siccome il bando scadeva il primo giugno, abbiamo fatto domanda. Se la nostra richiesta sarà accolta, i moduli verranno attuati da settembre».