Cerca
Close this search box.
Margherita Ruffino
Attualità
Il dopo voto

Ruffino del Popolo della Famiglia commenta il brutto risultato di Crivelli: «C’è una giustizia divina»

E se la prende con Marco Demaria per essere alleato di Più Europa «che è a favore di aborto, eutanasia, utero in affitto e adozioni ai gay»

Ad Asti il Popolo della Famiglia è la lista che ha ottenuto il risultato peggiore. La candidata a sindaco Margherita Ruffino ha incassato appena 93 voti, lo 0,31%.

La diretta interessata non vuole commentare i risultati, ma è un fiume in piena. Margherita Ruffino da Canale, come lei stessa ha tenuto a precisare, dice di non poter rilasciare dichiarazioni sul risultato elettorale del “Popolo della Famiglia” perché, oltre al nome, «noi siamo veramente una famiglia e rispettiamo ciò che dice il nostro papà. Sarà lui a parlare per noi».

Nonostante ciò non risparmia stoccate agli avversari e, in particolare, a Marco Demaria candidato di Azione, Più Europa e Volt. «Ha detto che da cattolico non voterebbe mai la Ruffino. In realtà sono io che non voterei mai lui. Mi deve un po’ spiegare che razza di cattolico è. Il Papa oggi ha fatto un intervento contro l’aborto, l’utero in affitto e l’eutanasia. Lui sta con un partito che è a favore di tutto ciò e delle adozioni gay. Vogliono far sposare le coppie omosessuali in chiesa invece di accontentarsi delle unioni civili per le quali noi siamo tutti contenti. Il matrimonio non si può fare tra due persone dello stesso sesso».

E sull’appoggio alla causa dei diritti gay, Ruffino ne ha anche per Paolo Crivelli, candidato del centrosinistra: «Il risultato non è brillantissimo neanche per Crivelli? Allora c’è la giustizia divina. Voleva subito collegarsi alla “Rete Ready” per i diritti degli omosessuali. Devono essere trattati bene e difesi dal bullismo, ma come tutte le altre persone».

Proprio sul rispetto per gli altri, la Ruffino denuncia di essere stata trattata male durante la campagna elettorale: «Mi è dispiaciuto molto. Sono stata considerata un’estranea e, poi, perché non parlavo di urbanistica. Quelle sono pietre, lastre e strade. Io, invece, ho parlato sempre di persone che contano di più. Parlo di lavoro, di giovani coppie che hanno bisogno di un reddito per sposarsi e fare dei bambini. Ciò che conta è la famiglia e lo dicono tutti. Anche gli altri partiti, alla fine, si sono svegliati e hanno parlato di famiglia. Hanno visto che qualcuno probabilmente era d’accordo e, per soffiarmi, l’idea han fatto di tutto perché io ero da tenere lontano in quanto estranea».

[foto Ago]

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

2 risposte

  1. E giusto che sia così!Nel 2022 e impensabile dire che un Dio o una religione possa ancora obbligarti a vivere sotto assurde regole come non approvare l’eutanasia oppure dire che l’aborto è un abominio ecc…La libertà di ognuno di noi non appartiene ad alcun Dio o religione,preferisco essere ateo e morire LIBERO!

  2. Io invece sono cristiana e rivendico la mia libertà religiosa, non ho altri idoli ai quali invece si appella la società cosiddetta “moderna”!
    Sono nata cattolica e, fiera di esserlo, spero di morire di morte naturale e non con l’eutanasia.
    Ringrazio Margherita Ruffino che con coraggio (perché ormai ci vuole coraggio) porta avanti una grande battaglia per i nostri più elementari diritti, senza disprezzare nessuno, ma mettendo i giusti paletti!
    Ancora Grazie Margherita da tutto il popolo cattolico!!

Scopri inoltre:

Edizione digitale