Coppia insieme ad Alassio
Sebbene il ritorno alle proprie abitazioni abbia lenito una parte delle preoccupazioni del gruppo di anziani in quarantena dopo aver alloggiato in un hotel di Alassio dove era stata ospite una donna positiva al coronavirus, per molti di loro la situazione non è ancora del tutto risolta e il quotidiano è ancora costellato di ansie.
Sicuramente tante sono quelle nella coppia di marito e moglie, lei 85 anni, lui 88, che si sono visti restituire una diagnosi di positività al tampone da coronavirus.
Dapprima è stata la donna a risultare positiva ed attualmente è isolata nella sua abitaziione con qualche problema di nausea, mal di stomaco e problemi di pressione arteriosa.
Il marito, che inizialmente era negativo, è stato uno dei due anziani che sabato si è recato in ospedale perchè non stava per nulla bene. Ad un secondo tampone è risultato positivo anche lui. E non poteva essere altrimenti, vista la convivenza con la moglie, soprattutto quella a stretto contatto imposta dalla quarantena nella loro camera di albergo ad Alassio.
La moglie isolata, lui in reparto
Ora è ricoverato nel Reparto Infettivi dell’ospedale di Asti e i figli non possono raggiungere nè lui, nè la madre isolata a casa, se non per “consegne” e colloqui a distanza.
Altra storia è quella di Poldino, il cane di una delle anziane “recluse” ad Alassio che aveva trovato nell’associazione Accademia Kronos i volontari liguri che lo portavano fuori a fare i suoi bisogni.
Il rientro di Poldino
La sua proprietaria, vedova e sola, è arrivata ad Asti venerdì, lasciata davanti alla porta del palazzo con le chiavi in una mano, il cane nell’altra, la mascherina alla bocca e un borsone scambiato con un’altra ospite.
Ora sono le nipoti, sotto l’occhio vigile degli altri inquilini e della portinaia ad occuparsi delle passeggiatine igieniche di Poldino.
«Per non correre rischi – racconta una delle nipoti – la zia apre uno spiraglio della porta di casa e, indossando la mascherina e guanti, ci passa Poldino senza guinzaglio e noi gliene mettiamo uno che non è stato in casa. Poi lo prendiamo in braccio e scendiamo in strada, così la bestiola non tocca nè ascensore nè le scale del palazzo. Per il resto, per fortuna la zia è autonoma nel cucinarsi i pasti e noi passiamo a distanza la spesa e ritiriamo l’immondizia. Una volta al giorno le telefonano degli operatori dell’Asl e le chiedono come sta».
La padrona di Poldino è risultata negativa ai test sul coronavirus. Ancora una settimana di sacrificio e poi potrà gettarsi alle spalle questa brutta avventura.