Il presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, ha mantenuto ciò che aveva promesso il giorno del giuramento: attivarsi fin da subito per far arrivare al governo la richiesta di rivedere la Legge Delrio così da riformare gli Enti provinciali ridando loro «piena dignità istituzionale, rappresentatività e capacità operativa».
Richiesta espressa non solo da Rasero e dal Consiglio provinciale, ma anche da amministratori comunali inviati a sottoscrivere una petizione indirizzata all’Esecutivo. La Provincia di Asti è diventata, così, capofila di un vero e proprio “Manifesto” per superare la precarietà giuridico-istituzionale, finanziaria e operativa in cui versa l’Ente Provincia.
Rasero ha scritto al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Tra le richieste fatte anche il ripristino delle elezioni dirette del Presidente e del Consiglio provinciale, oggi prerogativa solo di sindaci e consiglieri comunali.
«Nel “Manifesto dei Comuni della Provincia di Asti per la Riforma delle Province”, inviato nei giorni scorsi ai 118 sindaci e ai 1.299 amministratori comunali per la sottoscrizione, viene richiesto il ripristino dell’elezione diretta di primo grado degli Organi di Governo. – si legge in una nota diffusa dalla Provincia – Nella lettera Rasero ha sottolineato il fallimento della riforma Delrio e stigmatizzato il tentativo di svuotare le Province, da alcuni definite come enti inutili e spreco di denaro pubblico. Le Province, al netto delle competenze in settori strategici e del ruolo che storicamente ricoprono nei territori, sono enti intermedi essenziali per rappresentare le comunità e stimolare lo sviluppo e la promozione del territorio».
«Ho scritto al Ministro Calderoli per rafforzare le richieste espresse nel Manifesto di riforma delle Province e sottolineare la necessità che il provvedimento venga attuato con la massima urgenza. – commenta il presidente – Amministratori e cittadini chiedono alla Provincia dei servizi che, nonostante la massima abnegazione da parte di tutto il personale provinciale, non possono essere garantiti secondo i livelli di efficienza che saremmo in grado di assicurare se solo fossimo posti nelle ideali condizioni finanziare e di forza lavoro. L’Italia è chiamata al massimo sforzo per ricostruire il tessuto economico-sociale duramente provato dalla pandemia da Coronavirus e le Province rappresentano i pilastri da cui ripartire. Per questo rinnovo l’invito che venga dato ascolto alla richiesta di ripristinare l’elezione diretta degli Organi di Governo e adeguate garanzie finanziare a favore delle Province per l’espletamento delle loro funzioni fondamentali».