Sono state numerose le scuole astigiane che hanno risposto all’invito dell’associazione Libera di aderire alla XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’appuntamento principale si è svolto venerdì mattina, davanti al Tribunale di Asti, dove Libera, i rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine, insieme ai cittadini intervenuti, hanno letto i 1.081 nomi delle vittime innocenti cadute per mano delle organizzazioni criminali. Ma anche fuori città molti studenti hanno voluto portare la loro testimonianza per la legalità, contro le mafie e in ricordo di chi ha dato la vita per rivendicare il diritto di una società di vivere libera dalla violenza di tutte le mafie.
Ad Asti
I bambini e le bambine delle classi 1°C, 2°C, 3°C, 4°C e 5°C della Scuola Primaria Anna Frank di Asti hanno letto tutte insieme alcuni dei nomi delle vittime innocenti. Le insegnanti hanno strutturato un percorso educativo condiviso per preparare i ragazzi a questo momento così significativo che li ha impegnati in riflessioni, visione di filmati, lettura e analisi di storie, giochi e interviste.
La classe 2° AE dell’Istituto Artom ha iniziato il suo percorso di avvicinamento alla Giornata del ricordo aprendo una discussione sulle storie di donne vittime innocenti di mafie e femminicidio passando dalla violenza all’impegno. Gli studenti hanno iniziato dalla storia di Rita Atria, per poi ricordare Graziella Campagna e Lea Garofalo che hanno fatto del loro impegno, della loro onestà, una condotta esemplare pagata con la perdita voluta o subita della vita.
Gli alunni delle classi prime, seconde e terze dell’Istituto Tecnico Agrario di Asti hanno invece ricordato Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, e il suo cineoperatore, Miran Hrovatin, uccisi in un agguato a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994, mentre lavoravano a un’inchiesta su un presunto traffico di armi e rifiuti tossici. Alcune classi hanno ricordato Graziella Campagna, mentre altri studenti hanno visto il film “I cento passi” per riflettere sulla figura di Peppino Impastato, ricordando l’impegno antimafia che ha segnato il suo assassinio.
Davanti al Tribunale di Asti, alla lettura dei 1.081 nomi, sono state presenti le classi 3°AA e 4°LA del Liceo Monti, la 5°B e 3°B della primaria Baussano e gli studenti della Casa di Carità “Arti e Mestieri”. Ad accompagnare la lettura dei nomi è stata la musica del violoncello suonato dal maestro Leonard Plumbini.
A Moncalvo
All’Istituto Comprensivo di Moncalvo “Rita Levi Montalcini” gli alunni delle classi primarie e secondarie con i loro insegnanti hanno accolto il sindaco e i rappresentanti del Coordinamento di Libera Asti per presentare gli elaborati. Il sindaco Christian Orecchia ha interagito con i giovani studenti complimentandosi dei lavori presentati ed esortando tutti a vivere ed agire nella legalità raccomandando loro di sentirsi sempre parte di Cascina Graziella.
A Refrancore
Gli studenti della scuola secondaria di primo grado e delle classi 4 e 5 della scuola primaria di Refrancore hanno ricordato insieme ai docenti e ai genitori le vittime innocenti delle mafie. Per l’occasione è stata inaugurata una ricca mostra di lavori pittorici e manufatti grafici prodotti dai ragazzi sul tema della lotta alle mafie oltre ad aver reso pubblici i risultati statistici di un interessante sondaggio tra i cittadini di Refrancore sulla loro conoscenza delle mafie. Alla presenza del sindaco di Refrancore, di quello di Castello d’ Annone e del Dirigente scolastico Ferruccio Accornero, i ragazzi si sono esibiti in canti e performance teatrali sulle storie di alcune vittime ricordate dalla Giornata commemorativa. Il concerto si è concluso con un breve intervento di Isabella Sorgon a nome del Coordinamento Provinciale di Libera Asti e della direttrice dell’ Israt Nicoletta Fasano con cui le scuole di Refrancore hanno instaurato una collaborazione molto positiva.
Il ricordo della Cgil
Intanto giovedì 21 marzo, Cgil e SPI Cgil di Asti, unitamente al coordinamento di Libera, hanno deposto una corona sulla targa collocata sotto i portici della sede del sindacato, in piazza Marconi, dove sono elencati i nominativi dei sindacalisti, donne e uomini, uccisi dalle organizzazioni mafiose. Presenti il sindaco e presidente della Provincia Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni cittadine.