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Ristrutturazione

Castelnuovo Don Bosco: un museo nella casa natale di San Cafasso

Nella cucina sono stati collocati il video e i pannelli che illustrano con foto d’epoca e sintetici scritti la vita del santo e la sua missione
Oltre alla ristrutturazione della casa natale di San Giuseppe Allamano, trasformata in un innovativo spazio espositivo multimediale dedicato alla vita e alla missione del fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, anche la vicina casa in via Alberti dove visse San Giuseppe Cafasso è stata trasformata a cura della società Mediacor di Torino (la stessa che ha realizzato gli allestimenti per l’Allamano) in un piccolo spazio museale.

Si tratta della camera da letto e della cucina, dove sono conservati alcuni arredi originali del “prete della forca”. Nella cucina sono stati collocati il video e i pannelli che illustrano con foto d’epoca e sintetici scritti la vita del santo e la sua missione. Altri pannelli illustrativi sono posti nel cortile. Nato a Castelnuovo Don Bosco il 15 gennaio 1811 da una modesta famiglia contadina, fin da giovane manifestò una profonda fede. Frequentò il seminario a Chieri e divenne sacerdote a 22 anni entrando nel convitto di San Francesco a Torino, fondato dal teologo Luigi Guala, in cui fu insegnante e poi direttore spirituale e infine rettore.

Divenne amico di don Bosco, di quattro anni più giovane, indirizzandolo nell’aiutare i ragazzi poveri. Dedicò la vita a offrire supporto morale ai carcerati (di cui è patrono) e alle loro famiglie. Morto a Torino il 23 giugno 1860, fu beatificato da Papa Pio XI nel 1925 e canonizzato da Papa Pio XII nel 1947. La sua salma è conservata nel santuario della Consolata a Torino

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