Alle risultanze cartolari, il municipio cassinaschese, in diversi anni, avrebbe accumulato una esposizione pari a un milione e 54 mila euro. «L’ultimo rendiconto approvato nel 2023 ha riportato questo risultato complessivo – ripercorre Mastrocola – Negli anni erano giunti diversi rilievi dalla Corte dei Conti ma le ricette ideate dall’amministrazione per coprire il debito si sono rivelate inefficaci e il piano di riequilibrio comunale è stato considerato non idoneo; così è stata istruita la procedura straordinaria»
Ora il Comune è diviso in due organi: il Commissario straordinario di liquidazione che analizzerà tutti gli atti della gestione pregressa e gli organi comunali elettivi che continueranno ad operare occupandosi della gestione corrente. «Il loro cammino sarà vincolato ad alcuni adempimenti necessari a garantire l’equilibrio finanziario – continua l’intervistato – L’amministrazione avrà tre mesi di tempo per presentare al Ministero dell’Interno, per l’approvazione, un bilancio di previsione stabilmente riequilibrato e sarà comunque sottoposta al controllo della Corte dei Conti. La Procura valuterà eventuali responsabilità per danno erariale».
Quanto durerà la procedura? «Siamo all’inizio di un percorso molto lungo. Può durare fino a cinque anni».