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Cronaca
Furto e appello

Quarto d’Asti, rubate le 23 “caudere” di rame usate per la storica fagiolata di Pentecoste. L’appello ai ladri: “Ridatecele indietro”

Sono pentoloni centenari che rappresentano storia e tradizione della frazione. Appello accorato ai ladri affinchè li restituiscano.

Che il rame faccia gola al punto da recuperarne anche minime quantità è cosa nota, ma nessuno credeva che i ladri “specializzati” nell’oro rosso arrivassero a tanto. Invece sì. Nei giorni scorsi, durante la notte, i magazzini della Pro loco di Quarto d’Asti, ospitati nelle cantine della canonica in via di ristrutturazione, sono stati violati ed è stato compiuto un furto che è uno schiaffo in piena faccia a tutta la frazione.

I ladri, infatti, si sono portati via le 23 “caudere”, i grossi pentoloni di rame che da centinaia di anni vengono usati per far cuore quintali di fagioli da distribuire alla storica Fagiolata di Pentecoste.

« È la festa più importante del nostro paese – dichiara un quartese, affranto – Perchè ricorda la distribuzione dei fagioli ai poveri.  E’ una ricorrenza che va avanti da circa 850 anni e alcune delle caudere rubate sono ancora originali mentre altre sono state rimpiazzate nel corso dei secoli ma hanno un valore affettivo, storico e sociale incalcolabile».

Oltre al valore economico, visto che ognuna di loro pesa non meno di 25 kg, avendo un diametro di poco inferiore al metro. Erano tutte riposte accuratamente in attesa di essere rimesse fuori, lavate e pulite per la festa di Pentecoste che si tiene ai primi di giugno.

Sicuramente hanno agito più ladri. Almeno due hanno scavalcato il muretto di recinzione (sono rimaste le impronte degli scarponi impresse sul percorso di arrampicata), hanno fatto saltare i lucchetti e, una per una, hanno cominciato a far passare i pentoloni fuori ai complici che aspettavano sicuramente con un furgone capiente.

Nuove costano oltre 500 euro l’una, ma è il valore affettivo che ha lasciato affranti non solo i membri della Pro loco, ma tutti gli abitanti della frazione astigiana profondamente legati alla loro tradizione ultracentenaria.

Per questo motivo arriva da tutti un invito molto accorato ai ladri: «Non distruggete quei pentoloni, non mandateli al recupero metalli, hanno un valore storico enorme, non potete fare un danno del genere. A voi daranno qualche centinaio di euro, per noi è una ferita al cuore delle tradizioni e della storia. Per favore, fatecele ritrovare da qualche parte».

C’è grande speranza riposta in questo appello, ma se i ladri non si fanno convincere, si apre il problema di rimpiazzare tutta la “batteria” di pentoloni. Una delle ipotesi per poter ugualmente rispettare la scadenza di Pentecoste, potrebbe essere chiedere le caudere in prestito alla pro loco di Castiglione che ne usa di simili per la fagiolata di San Defendente, la sagra che, a gennaio, apre ogni anno di manifestazioni di piazza.

Che le Pro loco non possano mai stare tranquille neppure con le tradizioni che appartengono a tutti, lo aveva dimostrato, qualche anno fa, anche il furto del simulacro di “pitu” (tacchino) usato in un’altro evento storico come la Giostra di Tonco.

In quel caso, dopo analogo appello alla restituzione, il pitu è stato fatto ritrovare integro.

 

 

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