Cerca
Close this search box.
La truffa del post-it che arriva da Alba
Cronaca

La truffa del post-it che arriva da Alba

Fatture moltiplicate anche per 10, rispetto all'ordine di acquisto eseguito. Dal vicino Albese giunge al nostro giornale la segnalazione di una truffa messa in atto attraverso la vendita di

Fatture moltiplicate anche per 10, rispetto all'ordine di acquisto eseguito. Dal vicino Albese giunge al nostro giornale la segnalazione di una truffa messa in atto attraverso la vendita di materiale di cancelleria per ufficio che avrebbe già fatto molto vittime, con episodi anche nella nostra provincia, ad esempio ad Asti, Costigliole e Castagnole Lanze.

«Siamo stati contattati telefonicamente dal rappresentate di una ditta lombarda e abbiamo fissato un appuntamento. Il venditore, distinto e affabile, presentandoci gli articoli, ci ha fatto notare che i prezzi in catalogo erano molto competitivi e più bassi rispetto a quelli di altre note aziende del settore – ci spiega una delle vittime del raggiro -? Visto il prezzo e l'apparente buona qualità dei prodotti, abbiamo ordinato diversi articoli: dispenser per scotch, post?it, pinzatrici e ricariche. Un acquisto per 140 euro. Ci lascia la copia d'ordine e dopo una settimana arriva la merce: in effetti c'era qualcosina in più rispetto a quanto ordinato, ma non abbiamo dato peso alla cosa. Quando ormai erano trascorsi i tempi previsti per legge per il diritto di recesso, arriva la fattura: il prezzo da pagare non era di 140 euro, bensì di 1.400 euro».

Diverse le persone che sono incappate nella stessa spiacevole situazione e che si sono riunite attraverso il social network Facebook, dando vita ad un'apposita "pagina". Così funzionerebbe il raggiro, secondo quanto spiegano le vittime: «Il venditore ha compilato sotto i nostri occhi un foglio d'ordine, annotando in una colonna il numero di confezioni e facendo intendere che nell'altra ci fosse l'importo corrispondente. Ci siamo fidati e, come purtroppo capita la maggior parte delle volte che si fanno ordini di questo tipo, cioè di poco valore, abbiamo ingenuamente firmato senza perder tempo a leggere il contratto. Non ci era però stato detto che ogni confezione di ricariche conteneva numerosi pezzi e che il prezzo scritto si riferiva in realtà ad ogni singolo pezzo o meglio ad ogni singolo articolo, come specificato in caratteri microscopici sul retro del foglio in una delle tante postille. Pensavamo di aver fatto ordini tra 100 e 200 euro e ci siamo trovati con fatture da 1000 a 2000 euro».

Obiettivo della segnalazione è ovviamente quello di mettere in guardia potenziali vittime di analoghe situazioni: «Chi fosse stato coinvolto in un caso simile può contattarci scrivendo all'indirizzo mail raggirocancelleria@gmail.com».

Marta Martiner Testa

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale