Svezia/ Scontri in quartieri immigrati,si accende dibattito paese
Stranieri 15% popolazione; Esperto: diventeremo come altri paesi
Stoccolma, 23 mag. (TMNews) – Alla quarta notte di scontri nelle “banlieue” di Stoccolma, con centinaia di auto date alle fiamme e agenti feriti dalle sassaiole, si accende il dibattito sulla condizione degli immigrati in Svezia, la cui immagine di nazione pacifica ed egualitaria comincia a vacillare, secondo gli esperti.
Gli svedesi discutono ora dell’integrazione degli stranieri, che compongono il 15% della popolazione, molti dei quali lottano per imparare la lingua e trovare un lavoro, nonostante i numerosi programmi del governo.
Secondo i vigili del fuoco, solo nella notte tra mercoledì e giovedì, ci sono state 90 chiamate per spegnere i roghi, molti dei quali appiccati dai rivoltosi. Alle prime ore di oggi, è scoppiata una sassaiola contro la stazione della polizia nel distretto di Kista, vicino al sobborgo di Husby, dove tutto è cominciato domenica sera, e pietre sono state lanciate anche contro due caserme in quartieri meridionali della capitale svedese. Nel sobborgo meridionale di Skogaas, un ristorante è stato gravemente danneggiato dalle fiamme. “Stiamo diventando gradualmente come altri paesi”, ha spiegato Aje Carlbom, antropologo sociale presso la Malmoe University.
I disordini sarebbero scoppiati dopo l’uccisione di un 69enne, residente a Husby, la settimana scorsa, dopo che l’anziano aveva minacciato di morte degli agenti con un machete. L’uomo si era poi rifugiato nella sua abitazione e i poliziotti hanno tentato di mediare, ma la vicenda è terminata con l’uccisione del 69enne per – secondo la polizia – autodifesa.
(fonte Afp) (segue)