Dopo la disperazione che accompagna chi ha subito danni ad ogni calamità naturale, finalmente arrivano due buone notizie. La prima riguarda le aziende agricole del Sud Astigiano colpite dalla
Dopo la disperazione che accompagna chi ha subito danni ad ogni calamità naturale, finalmente arrivano due buone notizie. La prima riguarda le aziende agricole del Sud Astigiano colpite dalla violenta tromba d'aria dell'estate scorsa. Entro l'estate, infatti, arriveranno i risarcimenti. Lo segnala il deputato astigiano Massimo Fiorio dopo che nei giorni scorsi è stato finanziato il decreto governativo di dicembre con il quale era stata riconosciuta l'eccezionalità degli eventi calamitosi registrati tra luglio ed agosto nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo, Torino e Biella. Erano stati soprattutto i vigneti ad avere la peggio al passaggio della tromba d'aria, ma ingenti danni erano stati registrati anche nei pioppeti, ad edifici rurali, residenziali e storici.
«Le risorse a favore delle aziende agricole, per gran parte situate nelle province di Asti, Cuneo, e Alessandria – spiega Fiorio – ammontano complessivamente a 13 milioni di euro, di cui circa la metà destinata all'Astigiano, l'area più colpita. Significativo il fatto che gli indennizzi coprano un'alta percentuale di danno accertato: era da anni che lo Stato non interveniva in modo così incisivo per risarcire le aziende agricole». Sbloccate anche le risorse per avviare 69 interventi in 11 Comuni nell'Astigiano per la messa in sicurezza dei territori a rischio frane.
«Lo stanziamento dei fondi – ricorda Fiorio – era atteso da tempo, ma frenato da un iter complesso che ha caratterizzato l'attuazione dell'Accordo di programma sottoscritto nel 2010 tra Regione e Ministero dell'Ambiente. Per cercare di accelerare l'erogazione delle risorse, facendo chiarezza sugli aspetti problematici delle procedure, tempo fa ho firmato un'interrogazione, mentre ancora la scorsa settimana ho discusso la questione con il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo». Complessivamente sono 217 gli interventi previsti nell'Accordo di programma, che include 25 centri dell'Astigiano di cui circa la metà potrà ora avviare i lavori.