Rasero rinuncia a 35.000 euro
Tutti sindaci hanno un fondo di dotazione riservato. Serve a pagare spese, rimborsi di viaggi, ma può diventare ossigeno per gli assessori, specie quando il bilancio, come nel caso del Comune di Asti, non permette di operare grosse movimentazioni di denaro da un capitolo di spesa all’altro.
E’ per questo che il sindaco Maurizio Rasero ha preferito rinunciare a un suo fondo personale, pari a circa 35.000 euro, per dividere i soldi tra i vari assessori permettendo loro di realizzare piccoli, ma importanti progetti altrimenti non finanziabili. Non solo. Rasero ha fatto a meno anche dell’autista e per gli spostamenti si arrangia, a piedi o con la sua auto, oppure condividendo una macchina di rappresentanza che il Comune ha ottenuto attraverso un contratto di sponsorizzazione.
«Pensate che 10 anni fa gli autisti erano 3 – spiega Rasero durante un recente incontro con i giornalisti – ora nessuno, ma sul budget la scelta è stata quella di condividerlo con gli assessori. La prima è stata Loretta Bologna che aveva bisogno di soldi per realizzare un progetto. Gianfranco Imerito ha invece potuto finanziare il rifacimento delle insegne sulla porta del Teatro Alfieri e l’assessore Mario Bovino ha rimosso alcuni termosifoni che insistevano ai bordi del campo da gioco del Palazzetto e che rappresentavano un potenziale pericolo. Usiamo questi soldi con lo scrupolo e l’attenzione che diamo ai nostri soldi e per fare cose utili agli astigiani».