Sono stati dissequestrati dalla Guardia di Finanza, con conseguente archiviazione della sanzione pecuniaria, i "tablet della discordia" che avevano portato alla ribalta delle cronache
Sono stati dissequestrati dalla Guardia di Finanza, con conseguente archiviazione della sanzione pecuniaria, i "tablet della discordia" che avevano portato alla ribalta delle cronache nazionali la piadineria "Gina la piadina", gestita da Roberto Cairo nel centro di Asti. Nel locale infatti i clienti avevano la possibilità di ingannare il tempo in attesa dei propri ordini grazie a quattro iPad messi a disposizione dal titolare.
Circa una settimana fa, però, i militari avevano provveduto al sequestro dei tablet perchè "sprovvisti dellautorizzazione necessaria per essere installati in un locale pubblico e privi della prevista targhetta identificativa". Come conseguenza era stata disposta una sanzione pari a 1333 euro ad apparecchio per un totale di 5300 euro.
«La prima considerazione che mi viene da fare è che anche la pubblica amministrazione, quando sbaglia, sa tornare sui propri passi. Credo sia un grande gesto di civiltà», dice Roberto Cairo che aggiunge: «Ho notato che in questa materia c'è molta confusione, ma da semplice cittadino e con l'aiuto del tam tam su internet e degli altri mezzi di comunicazione sono riuscito a farmi sentire e, in una settimana, siamo riusciti a risolvere tutto in modo positivo».